Gli avvocati dello Studio Legale del Popolo (HHB), che sono stati arrestati di nuovo dopo 10 ore il loro rilascio il 14 settembre 2018, sono stati chiamati in udienza dal 3 al 5 dicembre 2018 nell’aula del tribunale di Silivri.
Il primo giorno del processo sono stati ascoltati testimoni segreti. Il giudice ha minacciato di espellere gli avvocati dall’aula, e non ha preso in considerazione le obiezioni degli imputati. Gli avvocati che hanno reagito al giudice, sono stati accompagnati all’uscita dall’aula con un applauso.
Il giudice ha costretto i testimoni, che sono stati ascoltati tramite videoconferenza, a fare false dichiarazioni sugli avvocati dello Studio Legale del Popolo (HHB).
Il giudice ha fatto i nomi degli avvocati ai testimoni e li ha guidati in modo arbitrario e illegale.
Il giudice ha costantemente rimproverato gli avvocati, non ha dato loro il diritto di parola e ha minacciato gli avvocati della difesa. Allo stesso tempo il giudice non ha trascurato di rivolgersi agli pseudo-testimoni segreti con gli appellativi “Signor” e “Per favore”.
Il giudice interrompeva spesso gli avvocati degli imputati mentre interrogavano i testimoni e faceva domande per suggerire false dichiarazioni agli pseudo-testimoni. Il giudice ha spesso minacciato di far uscire gli avvocati dall’aula del tribunale, che alla fine hanno lasciato l’aula collettivamente.
Uno degli pseudo-testimoni ha risposto al giudice: “Sì, mi sono ricordato con il suo aiuto, signor Presidente”.
A seguire c’è stata una risata tra il pubblico. Come risultato, il giudice ha interrotto l’udienza.
Il secondo giorno del processo, alcuni avvocati, le famiglie e i sostenitori degli imputati non sono stati portati in aula, mentre i poliziotti legati al governo hanno avuto un badge al collo e sono entrati. In seguito quest’ultimi sono stati allontanati dall’aula dopo le obiezioni degli imputati e degli avvocati difensori.
Il terzo e ultimo giorno di udienza, gli avvocati hanno ascoltato le ragioni del rifiuto delle loro richieste fatte al giudice.
Alla fine del processo Ahmet Mandacı, un degli avvocati detenuti, è stato rilasciato e messo agli arresti domiciliari. A cinque avvocati è stato confermato il loro arresto, e hanno deciso di attendere di rendere esecutivo l’arresto degli altri cinque. La motivazione di questa decisione è stata giustificata dal fatto che sono sospettati di potenziale fuga.