CONTINUEREMO A SUPPORTARE LA LOTTA PER L’INDIPENDENZA DELLA NOSTRA PATRIA, PER LA LIBERAZIONE DEL NOSTRO POPOLO!

Da ogni progresso usciamo più forti.

Il fascismo che cerca di incrementare il controllo sul popolo sotto il nome di stato di emergenza, ha perso ancora una volta. Ancora una volta coloro che sono usciti fuori vittoriosi dalle strade, dagli ospedali, dalle resistenza e dagli scontri, siamo stati noi. Viviamo in un periodo di sottomissione e collaborazionismo. Mentre tutti, dai trattati internazionali, dalle organizzazioni politiche, innalzano bandiera bianca, noi innalziamo la bandiera della speranza, noi resistiamo e noi vinciamo.

Abbiamo vinto la fiducia illimitata del nostro popolo, e noi del nostro popolo.
Siamo i nostri prigionieri che continuano la loro resistenza in carcere contro il fascismo.
Siamo i lavoratori pubblici con Türkan Albayrak e Mahir Kılıç, che sono stati licenziati, con gli insegnati che sono stati cacciati dalle loro cattedre con un decreto governativo.
Siamo la madre Kezban che ha protestato per 79 giorni per l’incarcerazione di sua figlia.
Siamo Ayten Öztürk sequestrata dal fascismo e trattenuta per 6 mesi in un campo della contro-guerriglia, torturata e lasciata con 868 segni sul corpo.
Siamo İbrahim Devrim Top, che ha continuato la tradizione della non resa.
Diventiamo l’incubo del fascismo e dell’imperialismo. Per questa ragione loro attaccano il Fronte con arresti giornalieri e massacri della polizia. Non faremo un solo passo indietro. Mostreremo l’unica via per coloro che camminano sul sentiero della resistenza attraverso la vittoria. Resistiamo, vinciamo. Con la vittoria realizzeremo la Patria Libera.
ABBIAMO ROTTO QUESTO ASSEDIO COME GLI ALTRI IN PRECEDENZA.

Perché l’imperialismo e l’oligarchia sta attaccando il Fronte?

Le retate, le torture e gli arresti stanno continuando nella nostra nazione come in Europa. I membri che sono stati arrestati durante i raid non hanno mai ceduto e hanno risposto sempre con la resistenza.

In un anno il Centro Culturale di İdil è stato oggetto di retate per ben sei volte, ma l’attività degli artisti rivoluzionari continua.
Il fascismo ha messo una taglia sulla testa di sei membri di Grup Yorum. Undici membri sono in prigione, e la migliore risposta che si possa dare sono le 16 nuove canzoni pubblicate e contenute nell’album “I nostri brani contro le vostre liste”. Le retate, le torture e le incarcerazioni non possono impedire l’arte dei rivoluzionari.

Diciassette avvocati rivoluzionari sono in prigione. Loro sanno come deve essere fatto il loro lavoro in tribunale: non erano gli accusati, erano l’accusa. Come conseguenza dell’avere ragione e del sostegno che hanno avuto, il fascismo non ha avuto scelta se non rilasciarli. Ma il fascismo ha dimostrato ancora una volta la sua ingiustizia: dopo sei ore, con un emendamento speciale, è stato riemesso l’ordine di arresto. Adesso sette avvocati rivoluzionari sono in prigione, dieci hanno il mandato d’arresto. A dispetto di tutte le pressioni, diciassette avvocati rivoluzionari diventano insegnati di giustizia, e continueranno ad esserlo.

Voce del popolo, voce di speranza, la rivista Yürüyüş è stata perquisita tre volte quest’anno, due volte nella stessa settimana. Il fascismo dell’AKP, come un signore imperialista, ha paura della verità che scriviamo. Hanno paura della speranza che cresce.

Yüksel, Bakırköy, Sarıyer, Armutlu di fronte al CHP… i resistenti di Yüksel, Kezban Ana, Alev Şahin, Mahir Kılıç, Türkan Albayrak… dai 7 ai 70 anni, da Istanbul ad Ankara, da Izmir fino a Düzce hanno trasformato ogni posto in un luogo di resistenza.

La resistenza di Yüksel sta continuando da 783 giorni. Abbiamo imparato la determinazioni da queste parole di nostro Zio*: “UNA PERSONA PUO’ FARE MOLTE COSE. QUANDO? QUANDO LUI O LEI LO VUOLE ARDENTEMENTE.”

Con la prassi di un anno abbiamo confermato ancora una volta la correttezza di queste parole. Unendo le nostre resistenze, dalle resistenza di un uomo alla resistenza di tutti, sommando altre vittorie a quella vinta, stiamo marciando verso una grande trionfo.

İbrahim Devrim Top è diventato martire combattendo contro la droga, la prostituzione, l’ingerenza e tutti i tipi di decadenza nei sobborghi più poveri. İbrahim Devrim Top è stato ucciso dalle Forze Speciali ad Armutlu perché puniva gli spacciatori che vendevano droga e rendevano il sobborgo pieno di tossicodipendenti. İbrahim Devrim Top non ha esitato a fare i conti con gli spacciatori, mentre questi erano protetti dal fascismo. E’ diventato il vessillo contro la decadenza.

Abbiamo fatto decine di concerti di Grup Yorum in Germania mentre con ogni sforzo li si stava impedendo. Questo è quello che abbiamo pensato dell’imperialismo tedesco: ovunque ci sia il Fronte, c’è resistenza, determinazione e vittoria. L’imperialismo tedesco non riconosce neppure le sue stesse leggi. Allo stesso modo anche noi non le riconosciamo. I concerti di Grup Yorum non possono essere proibiti, non possono essere prevenuti. Grup Yorum, che canta le canzoni del popolo, che porta la speranza tra il popolo, che chiama il popolo ad organizzarsi, non può essere silenziato.

Con i suoi arresti arbitrari l’imperialismo cerca di contenere il Fronte in Europa, terrorizzandolo e cercando di cacciare i rivoluzionari. Ci sono sedici prigionieri politici in totale, fuori dalla nostra nazione. I processi dei nostri prigionieri sono completamente arbitrari. I loro crimini: portare avanti la battaglia contro i massacri della polizia e la decadenza imperialista. I loro crimini: organizzare concerti di Grup Yorum, organizzare azioni democratiche… organizzare campagne contro la droga, la prostituzione e il degrado visti come un crimine. Ingaggiare la battaglia contro il razzismo in Europa è visto come un crimine. Da questo punto di vista, i prigionieri rivoluzionari diventano il capo d’imputazione dell’imperialismo nelle corti di giustizia dello stesso imperialismo.

In Germania abbiamo aperto il Centro contro la tossicodipendenza “Hasan Ferit Gedik”. Il nostro centro è diventato simbolo di speranza contro le droghe, il degrado e tutte le degenerazioni. Mentre l’imperialismo sta facendo diventare le persone e i bambini dell’Anatolia tossicodipendenti, noi accresciamo la nostra battaglia contro di essa e diventiamo la speranza per le nostre famiglie. In Belgio, Cahit Zorel ha vinto con un sit-in di protesta. Ora in Germania, İlker Şahin e Deniz Yıldız stanno resistendo di fronte al palazzo del Ministero degli Interni di Düsseldorf con un sit-in di protesta per il riconoscimento dei loro diritti. A Schwetzingen Cemaat Ocak resiste. In Austria, un picchetto per la resistenza è stato allestito per il processo contro l’organizzazione della Federazione Anatolica.

Lo stato libanese, collaboratore del fascismo, ha consegnato Ayten Öztürk al fascismo turco. Ayten Öztürk ha resistito a discapito di tutti i tipi di torture fisiche e psicologiche: scariche elettriche, annegamento in acqua, minacce di morte e persino di stupro. La resistenza e la tradizione sono create dall’ideologia. Questo non sarebbe stato possibile se non fosse stato accompagnato da una superiorità ideologica e se non si credesse fermamente nella vittoria. Consideriamo questo: una manciata di torturatori hanno imprigionato Ayten Öztürk in una casa di tortura e non hanno lasciato le torture inapplicate. Inoltre hanno fatto domande di cui conoscevano già la risposta: “Come ti chiami?” “Qual è la ragione per queste torture?” La risposta è contenuta nella frase: “Lascia i contenuti della tua mente fuori.” I contenuti delle nostre teste sono gli incubi dei nostri nemici, perché questi pensieri porteranno alla fine del sistema di sfruttamento.
IL NUMERO 868 NON SARA’ DIMENTICATO, NON DOBBIAMO DIMENTICARLO!

Ci sono 868 segni di tortura sul corpo di Ayten. Questi ottocentosessantotto segni diventano la ragione della nostra guerra, la nostra determinazione a lottare.

Se li dividiamo per sei mesi, fanno cinque torture al giorno. Per noi, il significato di 868 va oltre il numero affinché l’oppressione del nemico sia vana per 868 volte, per incidere la nostra ideologia nelle teste dei nostri nemici per 868 volte, per gridare la nostra invincibilità per 868 volte, questo significa che voi non siete in grado di controllarci per 868 volte, per ribadire ancora una volta per 868 volte che noi non ci riconcilieremo, per cercare compagni 868 volte e trovarli 868 volte. Questo significa ripetere 868 volte tutti i valori e le tradizioni che abbiamo creato fino ad oggi.

Il Fronte ha detto che scavalcheremo l’assedio con la lotta organizzata, e lo faremo. Grazie alla resistenza di cui abbiamo parlato fino ad ora, l’imperialismo e l’oligarchia saranno attaccate dal Fronte. Rispondiamo con la resistenza alla polizia dell’imperialismo che vuole isolare, assediare e distruggere il Fronte, noi renderemo vano il loro sforzo.
Mentre l’imperialismo sta compiendo un bagno di sangue in Medioriente, il collaborazionismo del nazionalismo curdo non conosce limiti.

Il nazionalismo curdo, collaboratore dei crimini imperialisti in Siria, continua il massacro del popolo siriano. Con la scusa di combattere l’ISIS, l’imperialismo USA, che sta usando i nazionalisti curdi, dichiara: “stiamo lavorando con i migliori collaboratori in due nazioni”. Hanno preso camion pieni di armi dagli imperialisti, hanno ricevuto addestramento militare, hanno fatto cerimonie militari insieme, hanno ballato insieme con gli americani mentre gli stringevano le mani.

Gli USA, difesi dai curdi nazionalisti, hanno ucciso milioni di persone per esportare “democrazia in Medioriente”.
I nazionalisti curdi dimenticano che gli USA che difendono sono il nemico del popolo mondiale.
Gli USA che difendono sono l’architetto di Guantanamo, di Abu Graib e delle prigioni di tipo F.
Gli USA che difendono sono i maggiori responsabili dei massacri nella nostra nazione.
Gli USA che difendono sostengono che: “Se non cambi la tua idea muori! Neppure se non sottomenti la tua mente, muori!” e i Curdi nazionalisti hanno cambiato le loro idee.
Quelli ai quali si sono affidati non sono le persone oppresse nel mondo, ma è l’imperialismo.
Noi diciamo che tutte le nazioni del mondo dovrebbero determinare il loro destino, non essere collaboratori dell’imperialismo.
Il nazionalismo curdo non crede nel potere del popolo Curdo, ma nel potere dell’imperialismo americano.
Noi crediamo nel popolo curdo, per questo motivo noi crediamo nei popoli di tutto il mondo.
NOI DICIAMO: IN KURDISTAN L’UNICA VIA E’ LA RIVOLUZIONE.
IL FRONTE E’ LA PAURA DELL’IMPERIALISMO!

Non un solo movimento Marxista-Leninista ha mai lasciato da solo un popolo nel mondo, questo legame tra i movimenti e la gente è un legame che non sarà mai strappato dalla terra dell’Anatolia. Perché noi crediamo nella nostra ideologia. Noi faremo la rivoluzione con il nostro popolo, la nostra ideologia e la nostra organizzazione. Ciò che vede l’imperialismo oltre noi è un popolo gigante armato. QUESTO E’ QUELLO CHE TEME L’IMPERIALISMO. FAREMO CRESCERE LE LORO PARURE!

Popolo! Membri del Fronte!
Nessuno
è contro il potere dell’organizzazione.
Stabiliamo un Consiglio del Popolo e Commissioni in tutte le aree dove viviamo. Risolviamo i nostri problemi.
Organizziamo la giustizia e la rabbia del popolo con le nostre forze.
Tutti i membri del Fronte devono creare la loro alternativa ed educare ad essa.
Tutti i membri del Fronte devono imparare ed insegnare allo stesso tempo come studenti e insegnanti.
Diamo il nostro mondo al nostro popolo. Continueremo a combattere sotto ogni condizione. Continueremo ad essere portatori di speranza.
I nostri consigli e le nostre milizie continueranno ad organizzare il nostro povero popolo, combatteranno e vinceremo.
CONTINUEREMO LA NOSTRA BATTAGLIA FINO A QUANDO LE CITTA’ E LE MONTAGNE DELLA NOSTRA NAZIONE NON SARANNO LIBERE!

Chiamata ai quadri! Rompere l’assedio, non importa a quale condizione, ovunque noi siamo, senza aspettare un solo momento per incrementare la lotta, solo in questo modo potremo continuare a creare possibilità! Il dovere di ogni membro del Fronte è di essere sia quadro che combattente, questo accresce le nostre possibilità di lotta, di intensificarle con la mente e con il cuore.

Siamo rimasta l’unica organizzazione Marxista-Leninista al mondo.

Mentre tutte le organizzazioni hanno seppellito l’ascia di guerra e sono entrati in competizione per chi deve issare la sua bandiera di resa, noi teniamo la nostra ascia di guerra molto alta.

La nostra responsabilità e il nostro onore è essere in debito con i popoli del mondo.

CREEREMO IL PARADISO PER IL POPOLO DELLA NOSTRA ANATORLIA, E L’INFERMO PER L’IMPERIALISMO E PER I SUOI COLLABORATORI!
LA BATTAGLI ACONTINUA DA MAHIR A NOSTRO ZIO*!
ABBIAMO RAGIONE, VINCEREMO!
IL POPOLO DELL’ANATOLIA E I POPOLI DEL MONDO STANNO CELEBRANDO IL NUOVO ANNO, STIAMO INTENSIFICANDO LA LOTTA!

FRONTE DEL POPOLO

* Dursun Karataş, detto Dayı, che in turco significa “Zio”

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