16 novembre 1996 – Tuncer Günay, giornalista investigativo afferma che dopo il colpo di Stato del 1980 Abdullah Çatlı, Hüseyin Kocadağ, Alaattin Çakıcı e Oral Celik furono incaricati dallo Stato di guidare Unità Speciali in azioni contro l’organizzazione armena ASALA. Secondo Günay, Çatlı ha ucciso Agop Agopyan. Inoltre Çatlı avrebbe fatto uscire Agop di prigione e ha svolto un ruolo attivo negli omicidi di Behçet Cantürk e Savaş Buldan. Günay afferma di conoscere Çatlı dal 1979 e lo ha incontrato l’ultima volta nell’agosto del 1996. Si dice che Çatlı sia andato all’estero nel 1980. In quel periodo iniziarono improvvisamente gli attacchi contro ASALA. ASALA non possedeva una base di massa e si suppone che fosse composta da unità di circa 20 militanti. Durante le riunioni dello staff generale con i leader delle Unità Operative Speciali si è discusso su come ASALA potesse essere annientata. In quel periodo c’erano solo due organizzazioni in Turchia che sarebbero state in grado di farlo: il MIT dei servizi segreti turchi e la polizia. Ma era impossibile per entrambi condurre azioni all’estero, considerando le leggi dell’epoca. Al posto di queste due forze sono state create unità speciali che avrebbero fatto il lavoro. Anche il leggendario vice-capo del MIT Hiram Abas era coinvolto nella guida di queste unità. Gli sviluppi successivi all’assassinio di “Casino King” Ömer Lüftü Topal mostrano ancora più chiaramente i rapporti tra Stato e Mafia-Polizia. Secondo le dichiarazioni dei poliziotti della Terza Unità Speciale, che sono stati interrogati, Topal era anche coinvolto nel traffico di droga. Come responsabili dell’omicidio, hanno chiamato Tansu Penbe Çiller e Mehmet Kemal Ağar. Mehmet Kemal Ağar ha dichiarato al capo redattore della Harriet, Ertuğrul Özkök: “Abbiamo effettuato migliaia di operazioni. Ma non posso dire di più su questo. Il risultato è stata la pace per il popolo. La Turchia è tranquilla ormai da 3 anni. Ma d’ora in poi non possiamo più correre rischi. A Cizre era addirittura impossibile attraversare la strada in tutta tranquillità. Ora non c’è più differenza tra l’Occidente e l’Oriente.” Sadık Avundukluoğlu, presidente della commissione d’inchiesta parlamentare per gli omicidi di ignoti, ha dichiarato che la ricchezza di Çiller è una prova evidente del suo coinvolgimento nella mafia.
Come risultato dell’incidente di Susurluk – il rapporto del MIT e le accuse rese pubbliche che esso contiene – ha rilevato che Çatlı ha ricevuto in ogni caso un passaporto diplomatico, – è probabile che Bucak, Çatlı e Kocadag abbiano incontrato Ağar all’Hotel Princess – si pensa che il nipote e il fratello del leader della banda di Söylemez, Sene Söylemez, siano stati uccisi da una banda, guidata da Bucak, – si è saputo che l’assassino Haluk Kırcı, ricercato per il massacro di Bahçelievler – 18 anni fa, portava con sé una carta, firmata da Mehmet Ağar, che lo identificava come un protetto, – è stato rivelato che nel 1996 era stata pianificata un’aggressione contro Abdullah Çatlı, che coinvolgeva un poliziotto – si è scoperto che i membri delle squadre di operazioni speciali, Tekdemir di Ankara e Mehmet Hadi Özcan hanno incontrato Çatlı nella villa di Çatlı, – è risultato evidente che Çatlı è stato fatto uscire da una prigione svizzera, dove era detenuto a causa del traffico di droga, molto probabilmente dalla CIA – divenne chiaro che Tuğrul Türkeş, vice presidente della MHP (e dei principali trafficanti di droga) ha incontrato Çatlı a Nachavan Elcibey, – Omer Ay, uno dei più stretti amici di Çatlı negli anni ‘70, ha dichiarato che Çatlı ha cooperato con il governo dal colpo di Stato del 12 settembre 1980, effettuando operazioni speciali, – si è saputo che la pistola che Çatlı aveva registrato, apparteneva a Nihat Yasak che ha recentemente perso la vita durante uno scontro.
17 novembre 1996 – Demirel alla stampa: “Non bruciamo tutta la casa a causa di un solo topo. Susurluk è stato un errore dello Stato.” Secondo il generale golpista Evren, hanno usato i Lupi Grigi per azioni speciali. Il MIT si servì anche dei nemici, e se questo dovesse continuare, presto nessuno vorrebbe lavorare per lo Stato. Si dice che Necdet Menzir abbia telefonato al capo della polizia Mehmet Ağar, avvertendolo di non mandare la sua squadra nella zona di Menzir.
Le guardie del corpo di Sedat Bucak a processo per esecuzione. Ayhan Çarkın e Ömer Kaplan, guardie del corpo ufficiali di Sedat Bucak, sono accusati di omicidio in cinque diversi casi, per l’uccisione di 13 persone. Uno è il caso dell’attacco contro il caffè Beyaz Saray a Okmeydanı, il 13 agosto del 1993, in cui furono uccise 5 persone. Testimoni oculari hanno dichiarato che Selma Çatlak (Tan) è stata colpita davanti ai loro occhi, dopo che si era arresa. Nei due processi che si sono tenuti a carico delle due guardie del corpo, il pubblico ministero ha indetto in totale 48 arresti. I processi stanno ancora andando avanti. I tribunali sono ancora impegnati con l’operazione del 27 gennaio 1992, a Mahmutbey in cui sono stati uccisi Servet Sanim, Ismail Cengiz Gizenek e Huseyin Yasar, l’operazione del 24 marzo 1992 a Bahcelievler in cui sono stati assassinati Ibrahim Yalcin Arikan, Avni Turan e Recia Dincer (Secondo Tribunale per i crimini capitali a Bakirkoy), l’attacco del 6 marzo 1993 a Kartal in cui Bedri Yağan, Gürcan Özgür, Meral Menekşe e Rifat-Asiye Kasap sono stati uccisi. Il massacro a Okmeydani, di cui sopra, in cui Selma Çatlak, Mehmet Salgın, Sabri Atılmış, Hakan Kasa e Nebi Akyürek hanno perso la vita, è ora in tribunale nella Seconda Corte per i reati capitali di Istanbul. Presso il Tribunale per i reati capitali a Kayseri si sta svolgendo il processo per il massacro del 16-17 aprile a Ciftehavuzlar in cui sono stati uccisi Sabahat Karataş, Sinan Kukul, Taskin Usta e Eda Yüksel. Presso il Tribunale per i crimini capitali di Istanbul è in corso il processo per l’omicidio di Ibrahim Ilci. Nella Prima Corte per i crimini capitali a Beyoglu, si sta tenendo il processo per l’omicidio di Nurten Demir e İsmail Akarçeşme …
21 novembre 1996 – Sedat Bucak era sul canale televisivo HBB, dichiarando che aveva al suo comando 30.000 uomini armati e che voleva bene a Çatlı come ad un fratello. Mentre stava riempiendo di complimenti Çatlı, redarguì Yılmaz di stare molto attento. Mesut Yılmaz ha affermato che ci sono anche ministri che danno ordini alla Mafia: “Queste persone sono usate per fare lavori sporchi che non potrebbe fare lo Stato, di cui beneficiano alcune fazioni politiche. Cooperavano con i criminali per soldi”. La relazione dei documenti dice che Ağar ha avuto un incontro segreto il 2 settembre 1993 con i capi del clan Bucak. In quest’occasione furono dati al clan 15.000 kalashnikov. La stessa offerta in precedenza era stata fatta ad altri clan, che declinarono. I membri del clan Bucak ricevettero l’assicurazione che non vi sarebbero state spiacevoli investigazioni negli affari dei membri del clan nel caso in cui avessero accettato a combattere contro il PKK. Si dice che Ağar abbia dato l’ordine di uccidere i Söylemez che erano in prigione. Per questa ragione Sedat Peker, condannato per possesso di droga, omicidio e corruzione – e probabilmente membro dei Lupi Grigi -, andò in prigione e, mentre picchiava il direttore, gli disse: “Perché non sono ancora stati uccisi?” Ağar era stato il testimone di nozze di Haluk Kırcı. Quando furono pubblicate le foto del matrimonio sui giornali, Ağar affermò che non aveva idea di chi fosse stato il testimone di nozze.
22 novembre 1996 – Si dice che l’ufficio di Mesut Yılmaz sia pieno di cimici.
23 novembre 1996 – La vedova di Çatlı sulle relazioni del marito defunto: “E’ possibile che alcuni ufficiali statali abbiano aiutato mio marito. Lavorava per lo Stato. Ma non ne aveva un’alta opinione. Si sapeva benissimo chi fosse Çatlı, ma comunque nessuno lo ha mai disturbato. Mio marito non fuggì da quella prigione in Svizzera, fu liberato, come sanno tutti.” Il presidente del CHP Deniz Baykal dichiara: “Quando furono risolti gli eventi di Susurluk, Uğur Dündar (giornalista televisivo) e Doğu Perinçek (editore del quotidiano Aydinlik) morirono. Sarà il turno di tutti. Lo Stato uccide le persone. Dobbiamo liberarci di questo fardello, lo Stato sta giustiziando il suo popolo. In Turchia le persone vengono ricattate, rapite e uccise.”
Ciller ha chiamato Bucak “eroe”, è lui che gioca il ruolo più importante nel triangolo Mafia-Stato-Polizia: “Ha combattuto il terrorismo come un eroe; nessuno può commettere l’errore di dimenticare ciò che hanno fatto queste persone.”
25 novembre 1996 – Il popolo protesta. Diverse organizzazioni collettive hanno istituito comitati per mostrare la loro reazione al popolo. Le organizzazioni collettive democratiche hanno iniziato a creare associazioni contro la criminalità organizzata. Mehmet Gül, ex presidente dell’ Ülkü Ocakları (Associazione dei Lupi Grigi) di Istanbul, ha dichiarato che Çatlı è fuggito dalla prigione svizzera quando l’ANAP era al governo e che Çatlı cooperava con il congresso di partito dell’ANAP. Si dice che il presidente di partito Yılmaz ha incontrato Çatlı prima del congresso, e questo è il luogo dove Çatlı è entrato. Inizialmente lavorava per Akbulut, ma dava il suo supporto anche a Yılmaz. Un ex membro del parlamento e ex ministro della cultura, nel periodo in cui Çatlı era in Svizzera, ha detto: “Tutti coloro che sono stati primi ministri o ministri dell’interno in Turchia avrebbero dovuto sapere che Çatlı viaggiava all’estero come agente, e loro lo sanno.” Il presidente del partito ANAP Mesut Yılmaz venne attaccato da ex fascisti (attualmente membri della mafia) nell’hotel Hilton di Budapest.
27 novembre 1996 – Il direttore della polizia Alaattin Yüksel riferisce che le indagini degli ultimi 6 mesi hanno rivelato l’esistenza di diverse bande a cui appartenevano circa 30 poliziotti. Yüksel ha detto che in un anno sono stati sospesi 350 poliziotti e devono essere vagliati ancora un centinaio di documenti. Si è ripetuto che la morte del comandante della Gendarmeria Eşref Bitlis non era stata la conseguenza di un incidente, ma che il suo aereo era stato sabotato. Si dice che Bitlis sia stato ucciso da una banda in uniforme a Yüksekova. Anche il traditore del PKK Kahraman Bilgiç dovrebbe appartenere a quella banda.
Queste non sono guardie di villaggio ma bande criminali. Le guardie di villaggio rappresentano una visione distorta. In 11 anni 23.000 guardie di villaggio temporanee sono stati licenziate, innanzitutto a causa degli omicidio, dei rapimenti, del traffico di droga e del contrabbando di armi. Ci sono 76.906 guardie di villaggio in Turchia, 14.872 delle quali sono membri volontari. Çiller difende Çatlı: “Coloro che sparano in nome dello Stato, o che vengono colpiti, sono ricordati con rispetto, sono meritevoli di onore.”
28 novembre 1996 – Firat, delegato di Refah, dice: “Sedat Bucak è connesso con la Contro-guerriglia, quando si svelerà la verità sulle bande criminali, emergerà anche l’oppressione che è avvenuta in Oriente. Sedat Bucak e il suo clan non stanno facendo niente per il bene della Turchia, sono solo coinvolti nell’organizzazione criminale e negli omicidi.” Nel 1982 Abdullah Çatlı andò in America Latina con l’italiano della Chiaie, da lì si spostarono a Miami. La Gladio turca e italiana lavorarono insieme negli Stati Uniti.
Una legge per salvare Gladio. Il ministro della giustizia sta preparando una nuova legge. Secondo questa legge, il numero di reati giudicati dal Tribunale per la sicurezza dello Stato sarà ridotto. I membri appartenenti ad associazioni criminali (la Mafia) in futuro non saranno più giudicati dal Tribunale per la sicurezza dello Stato (“affinché gli sia ridotto il lavoro”), bensì saranno trattati come casi da tribunali comuni.
I giornali hanno pubblicato il seguente articolo: “Le vittime delle bande criminali erano Curdi e Armeni. Il primo “lavoro” compiuto da Çatlı e dalla sua gang, usato in Turchia per gli omicidi e portate avanti dalle Unità Speciali, è stata la morte di Vedat Aydın sotto tortura. In seguito, durante il funerale, hanno aperto il fuoco contro il presidente del partito Fehmi Işıklar e i suoi amici. Çatlı e i suoi hanno portato a termine questo massacro, controllato dalle istituzioni. Musa Anter, autore critico, è stato ucciso da questa banda criminale. Sedat Bucak ha protetto questi omicidi. Sarebbe naif pensare che il governatore della regione non sapesse nulla di questi fatti.” Dopo che l’ufficio del giornale Özgür Gündem è stato bombardato, il direttore della polizia di Istanbul Menzir ha indicato Ağar come mandante, ma non è stata presa nessuna iniziativa. Migliaia di persone sono state uccise da queste bande criminali. Ufficiali di alto livello, governatori di questa regione e l’ex direttore della polizia nazionale Ağar ne erano a conoscenza. Quasi tutti i giornali riferiscono di queste accuse.
30 novembre 1996 – L’esperto del traffico di droga tra la Germania e la Turchia, Harald Lüder, ha spiegato che il processo di trasformazione in laboratorio della morfina in eroina è fatto ad Istanbul. La Turchia è stata trasformata in un gigante laboratorio di droga. Una commissione parlamentare ha iniziato ad investigare sulle connessioni tra la Mafia, la polizia e lo Stato. Ma le istituzioni democratiche non hanno speranza che la commissione possa arrivare alla verità. Il presidente dell’Associazione europea dell’Islam (ATIB), accusato di essere un complice nel complotto contro il Papa, Musa Serdar Çelebi, afferma sulla stampa: “Gli omicidi puzzano di Stato. In Turchia, gli omicidi perpetrati da mandanti sconosciuti sono commissionati da una forza oscura. Puoi chiamarla Gladio o Dipartimento per la guerra speciale se ti piace, ma esistono realmente in Turchia. Poi accusano gli Ulkucus (Lupi grigi/fascisti turchi), ma in realtà è stata Gladio. Gladio sta camminando per le strade liberamente.”