Il nome della guerra contro il popolo: LA CONTRO-GUERRIGLIA (parte 3)

COME E IN CHE TIPO DI ISTITUZIONI È ORGANIZZATA
LA CONTRO-GUERRIGLIA?

IL COMANDO “FORZE SPECIALI”

Nel 1952, la contro-guerriglia fu organizzata in Turchia come “Istituto per la ricerca di guerra”. All’epoca sarebbe potuta essere descritta come una “forza oscura all’interno dello Stato” o “uno Stato all’interno dello Stato” come istituzioni simili in Europa. Al giorno d’oggi una tale definizione non è più valida, considerando l’istituzionalizzazione del fascismo. La prima organizzazione contro-guerrigliera si sviluppò simultaneamente alla crescente lotta di classe, la sua organizzazione fu ampliata e si sviluppò in un meccanismo che oggi controlla l’intero Stato.
L’“Istituto di studi bellici” può essere paragonato al nucleo delle attuali “forze speciali”, utilizzate nella guerra contro il popolo. L’ “Istituto” è stato creato nel 1952 senza alcuna base legale come centro segreto contro-guerriglia, sotto il comando dello Stato Maggiore. Fino al 1974 la sua esistenza non fu resa nota, non essendoci traccia in nessun archivio o documento scritto. Dopo che la sua esistenza fu svelata, si sostenne che l’organizzazione doveva essere usata contro le forze di occupazione del nemico in caso di guerra e non avrebbe avuto nulla a che fare con un’organizzazione di contro-guerriglia. Ma qualunque cosa affermino, è ovvio che questa viene sempre usata contro il popolo. Dopo che la sua esistenza è stata resa nota, l’organizzazione è stata legittimata. Appartengono a comandi superiori e si conoscono le sue basi. Ma questo è solo il lato pubblico. La struttura interna dell’organizzazione e le sue attività sono ancora tenute segrete.
L’“Istituto di studi bellici” fu inizialmente chiamato “Special Warfare Institute”, e in seguito fu ribattezzato “Special Forces Command”. Il commando controlla, guida e centralizza le attività dei dipartimenti del “Corpo dei Gendarmi”, il servizio di intelligence della gendarmeria per combattere il terrorismo (JITEM), delle squadre di operazioni speciali, delle guardie del villaggio, delle unità speciali di comando e dei governatori dell’OHAL Olağanüstü Hâl (Aree sottoposte allo stato di emergenza). Inoltre controlla le Unità Operative Speciali (giuridicamente sotto il Dipartimento degli Interni e dipendente dalla struttura del Capo della Polizia), il Dipartimento Antiterrorismo, il MIT Millii Istihbarat Teskilati (Servizio di intelligence interno) e l’Organismo di Protezione Civile (anch’essa ufficialmente appartenente al Dipartimento degli Interni). Tutte queste organizzazioni sono controllate dalla contro-guerriglia. Anche le attività dell’MHP e Hezbollah sono gestite da questo Commando. Tutti loro messi insieme costituiscono il potere militare che opera la guerra contro il popolo.
Le attività di repressione non sono limitate al campo militare, bensì sviluppate anche attraverso la guerra psicologica, controllata dal Commando attraverso il Dipartimento di Guerra Psicologica, condotta dai media, dai datori di lavoro e da diverse istituzioni economiche.
Nella sua guerra contro il popolo, la contro-guerriglia cerca di sbarazzarsi di tutti gli ostacoli che si presentano sulla sua strada. Quindi ha le mani in pasta in tutte le istituzioni statali e nella burocrazia. Occupa cariche importanti all’interno dello Stato attraverso membri di MHP o sostenitori della contro-guerriglia. La contro-guerriglia è anche organizzata nell’apparato giudiziario, tra i giudici e i pubblici ministeri. Anche il Parlamento deve essere tenuto sotto controllo dalla contro-guerriglia. Di conseguenza, le parti ivi rappresentate vengono manipolate.

L’ORGANIZZAZIONE CONTRO-GUERRIGLIA ALL’INTERNO DEL “CONSIGLIO NAZIONALE DI SICUREZZA” (MGK) E DEL PARLAMENTO

I militari controllano il MHK Milli Güvenlik Konseyi (Consiglio di sicurezza nazionale), nel quale sono rappresentati lo Stato Maggiore, i comandanti delle forze armate, il presidente, il primo ministro e il ministro dell’Interno e della Difesa. Il consiglio del MGK al governo in realtà dà ordini diretti. Dal punto di vista giudiziario, l’MGK è controllato dal Parlamento, ma fino ad ora nessun governo ha mai rischiato di ignorare un consiglio MGK, quindi di fatto quest’ultimo controlla il Parlamento. Il potere non deriva dalle leggi o dall’apparato giudiziario, deriva dall’organizzazione contro-guerriglia all’interno dello Stato e dalla sua forza militare. Ciò si adatta perfettamente a uno Stato contro-guerriglia e a una giustizia contro-guerriglia. L’MGK è un’organizzazione di contro-guerriglia, prodotto della giunta del 12 settembre. Anche senza alcuna base giuridica, l’MGK controlla il Parlamento. Tutte le leggi e le decisioni del Parlamento devono essere confermate dal MGK prima che siano approvate. Qualsiasi altra condotta porterebbe il Governo ad affrontare gravi problemi: nessuna parte potrebbe farla franca. Si dice che la contro-guerriglia sia dietro l’attacco al primo ministro Turgut Ozal perché aveva avuto un conflitto con l’MGK sulla questione curda. Non è chiaro se sia davvero così, ma è certo che l’assalitore Kartal Demirdag non abbia agito per interessi personali.
Inoltre, si dice che l’ex presidente del SHP Sosyaldemokrat Halk Partisi (Partito socialdemocratico), Erdal Inonu, si dimise a causa di un conflitto con l’MGK, ma tace su questo.
L’obiettivo comune dell’imperialismo USA e della contro-guerriglia era – e rimane – stabilire un governo filoamericano e mantenerlo al potere. Per questo motivo Demirel è stato addestrato negli Stati Uniti, nominato rappresentante della ditta statunitense Marrison per la Turchia e sostenuto in tutte le elezioni. Per lo stesso motivo, Turgut Ozal è stato addestrato negli Stati Uniti dopo il colpo di Stato di settembre e poi eletto primo ministro nelle elezioni fasulle del 1983 come noto simpatizzante degli Stati Uniti. La Ciller è stata nominata presidente del DYP Doğru Yol Partisi (Partito del sentiero giusto) grazie alla sua collaborazione con MGK. Durante le campagne elettorali Tansu Ciller, con formazione e cittadinanza statunitense, è sempre stata sostenuta dagli USA. Come contropartita ha nominato in Parlamento i capi della contro-guerriglia Dogan Gures, Mehmet Agar, Unal Erkan, Hayri Kozakcioglu, Necdet Menzir e Sedat Bucak. Ciò dimostra anche che la contro-guerriglia ha accresciuto in breve tempo il suo potere in Parlamento. Ma i contatti della contro-guerriglia vanno oltre questi dati. Nell’MHP o nella sua divisione, il BBP Büyük Birlik Partisi (Partito della grande unità), ci sono membri delle organizzazioni fasciste civili e non. Molti di loro possono essere trovati nel DYP e ANAP Anavatan Partisi (Partito della madrepatria). Otto membri dello staff di consulenti di Mesut Yilmaz sono ex membri del MHP. Il nuovo ministro degli interni Meral Aksener, che ha sostituito Mehmet Agar, proviene da una famiglia dell’MHP e ha tale formazione. Potrebbe essere difficile dimostrare connessioni dirette o indirette tra singoli parlamentari e contro-guerriglia, ma quando guardiamo alla politica, diventa chiaro che nessun partito politico, compresi i socialdemocratici, è immune da contaminazione. La contro-guerriglia è stata fautrice di azioni brutali, provocazioni e massacri durante il periodo del governo di coalizione tra l’SHP social-democratico e il DYP. In breve: non ci sono differenze tra i partiti di sinistra e di destra in Parlamento, alla fine tutte le parti sono, direttamente o indirettamente, complici della contro-guerriglia e degli esecutori della sua politica.

ORGANIZZAZIONE CIVILE FASCISTA: MHP

In tutti i paesi in cui è stata istituita la contro-guerriglia, sono state fondate organizzazioni fasciste civili o si è ripiegato su organizzazioni fasciste già esistenti, trasformandole in una base di sostegno alla contro-guerriglia internazionale. La contro-guerriglia ha sempre avuto bisogno di questo tipo di organizzazioni e le ha utilizzate nella sua repressione contro il popolo. La CIA, ad esempio, usò l’esperienza degli ufficiali nazisti e degli agenti della Gestapo nel fondare la contro-guerriglia e nel determinare le sue tattiche.
E’ noto che Catli viaggiò dall’America Latina a Miami il 9 settembre 1992, accompagnato da Stefano delle Chiaie, coordinatore del commercio internazionale di droga per la CIA. Stefano delle Chiaie è un agente della CIA, capo del Gladio italiano, fondatore e presidente di un partito fascista del Nord Italia e responsabile di attentati dinamitardi in cui hanno perso la vita centinaia di persone.
La prima organizzazione fascista civile in Turchia della contro-guerriglia era l’ “Organizzazione della lotta contro il comunismo”, fondata prima del 1970 da Türkeş. Dopo il colpo di Stato del 1980, la necessità di organizzazioni fasciste era ancora più grande per l’oligarchia. Fu fondato l’MHP, guidato da Alparslan Türkeş, fu fondato l’MHP. L’allora presidente del servizio di intelligence dello Stato Maggiore, l’ammiraglio in pensione Sezai Okunt, sosteneva che “le forze armate avevano più paura della sinistra che della destra, perché la destra non era ancora organizzata. L’organizzazione di destra è iniziata con l’MHP. Türkeş ha ricevuto molti aiuti in quei giorni”. (Hurriyet, 19 novembre 1990)
I dirigenti del MHP hanno assunto la guida dei movimenti fascisti civili. La gioventù è stata organizzata in “Ülkü Ocakları” (“focolare idealista”, i lupi grigi) e le “associazioni giovanili MHP”. Sotto il controllo del Dipartimento speciale di guerra, furono addestrati dalla contro-guerriglia al combattimento militare a Elazig, Kayseri, Eskisehir, Gaziantep e Cannakale.
La contro-guerriglia ha usato l’organizzazione fascista in vari modi: come anticomunisti, sono i naturali sostenitori del fascismo e sono usati come un’arma di massa e una base da dove partire. Talvolta le organizzazioni fasciste civili sono una forza d’attacco contro l’opposizione democratico-rivoluzionaria. La contro-guerriglia usa membri di organizzazioni fasciste civili ovunque nel paese per raccogliere informazioni, provocazioni, organizzare sabotaggi e massacri.
I fascisti civili si adattano molto bene a svolgere il lavoro sporco dello Stato. Perché se vengono rese note le loro azioni, provocazioni, sabotaggi e massacri, è più facile per lo Stato negare qualsiasi coinvolgimento. Fino al colpo di Stato del 12 settembre 1980, le organizzazioni fasciste della contro-guerriglia come il MHP e la sua organizzazione giovanile Ülkü Ocakları hanno compiuto migliaia di azioni per lo Stato, uccidendo rivoluzionari, democratici e patrioti. Ma lo Stato ha presentato queste azioni come risultato di scontri tra sinistra e destra, così da forviare l’opinione pubblica.
Prima del 12 settembre 1980, la contro-guerriglia aveva fatto sì che i fascisti uccidessero migliaia di persone, tra cui persone integerrime, noti progressisti, come gli insegnanti Bedrettin Comert, il prof. Bedri Karafakioglu, il prof. Cavit Orhan Tutengil, prof. Umit Doganay, l’insegnante Orhan Yavuz, Umit Kaftancioglu, il capo redattore del Milliyet Abdi Ipekci, il procuratore Dogan Oz, il capo della polizia di Adana Cevat Yurdakul e il presidente del DISK Devrimci İşçi Sendikaları Konfederasyonu (Confederazione sindacale rivoluzionaria) Kemal Turkler. Alparslan Türkeş fu accusato di aver dato personalmente l’ordine di uccidere Kemal Türkler, ma fu assolto. Durante il processo i suoi collaboratori, Yilma Durak e Aydin Esi, hanno testimoniato che quando Kemal Türkler è stato menzionato durante un incontro, Türkeş ha dato loro un segnale, che significava: “uccidetelo!”.
Un altro esempio del rapporto tra la contro-guerriglia e i fascisti dell’MHP è stato l’attacco contro l’allora Presidente dell’ANAP e il Primo Ministro Turgut Ozal. L’aggressore, Kartal Demirag, era un fascista di MHP, addestrato a Dazkin dalla contro-guerriglia. Kartal Demirag fu in seguito arrestato e condannato. L’indagine del caso è stata bloccata dalla contro-guerriglia, insabbiando la verità. Ugur Tonuk, presidente del comitato d’inchiesta nominato da Ozal, giudice in pensione della Corte d’appello (la più alta corte in Turchia), ha interrotto il suo lavoro dopo essere stato minacciato. Demirdag è stato rilasciato dopo 4 anni. La contro-guerriglia propose di far fare l’attacco al membro del MHP Veli Can Oduncu, imprigionato a Gaziantep e condannato prima del 12 settembre 1980, a causa della sua partecipazione a diversi attentati. Rifiutatosi, dopo che la notizia fu data alla stampa, fu trovato morto in prigione.
Fin dall’inizio l’MHP è stato sostenuto dalla CIA e dai capitalisti turchi. Ad esempio: Paul Henze, l’agente speciale turco della CIA dopo il 1974 che ha lavorato presso l’ambasciata USA ad Ankara prima del 1980, è uno dei migliori amici di Alparslan Türkeş. Un altro esempio è Ruzi Nazar che fino al 1971 ha lavorato come agente della CIA ad Ankara. Dopo il 1971, Ruzi Nazar andò in Germania come leader dell’MHP. Uno dei finanziatori dell’MHP, Murrt Barak – nato in Jugoslavia – era un nazista che svolse un ruolo importante nell’organizzazione del MHP in Germania. Ugur Mumcu descrive chi foraggiava l’MHP nel suo libro “Il Papa, la mafia e l’Agca ” questa la lista: “Berker Inanoglu, Ali Kocman, Feyyaz Berker, Jak Kamhi, Emin Hattat, Halit Narin, Mete Has e il capo mafioso Dundar Kilic”.
Al giorno d’oggi non è un caso che i clan mafiosi, legati alla contro-guerriglia, siano per la maggior parte guidati da fascisti. Lo Stato usa centinaia di persone come Catli, centinaia di membri dell’MHP o membri della sua organizzazione giovanile come assassini professionisti nella sua guerra contro il popolo. Finché la “guerra speciale” continuerà, la contro-guerriglia avrà bisogno di questo tipo di assassini fascisti perché sono i più adatti per questo lavoro sporco. Ecco perché la più grande fonte per i quadri delle “Unità operative speciali”, fondata dopo il 1980, è l’MHP.

HEZBOLLAH

L’Hezbollah è un’organizzazione di contro-guerriglia composta da civili. Fu fondato sotto il controllo della contro-guerriglia per sabotare il movimento nazionale dei curdi. Si potrebbe dire che è una versione dell’MHP, che usa la base di un’ideologia religiosa al posto del nazionalismo. La contro-guerriglia temeva che l’ideologia nazionalista e razziale del MHP non avrebbe trovato molto sostegno tra il popolo curdo, quindi fu fondato Hezbollah. Tra il 1992 e il 1994 furono organizzate circa 500 persone per formare Hezbollah. Spesso i massacri di altri contro-guerriglieri sono stati attribuiti agli Hezbollah affinché apparisse che lo Stato avesse le mani pulite. Questa organizzazione di contro-guerriglia, che coopta le persone su base religiosa, è stata portata a fare il lavoro sporco per lo Stato. I giovani tra i 16 e i 20 anni sono usati per le azioni di Hezbollah. Erano organizzati in centri di incontri, scuole, moschee e librerie e addestrati dalla contro-guerriglia. Gli attacchi furono per lo più eseguiti con pistole e coltelli da macellaio. La polizia ha garantito la sicurezza degli aggressori. Nella sua confessione, il comandante del battaglione Cem Ersever ha dichiarato di Hezbollah:
“Le due persone che erano in contatto con Hezbollah sono Alaatin Kanat e Adem Yakin. Ci hanno sempre detto: “Hezbollah è il nemico del PKK. Il nemico del mio nemico è mio amico. Le forze di sicurezza non devono in alcun caso combattere contro gli Hezbollah, dovrebbero piuttosto spianargli la strada”. E quello che hanno detto questi due uomini, è successo. Le forze di sicurezza hanno protetto e rafforzato Hezbollah. Le migliori squadre di Hezbollah consistevano nei traditori (PKK).”

LE GUARDIE CITTADINE

Uno dei modi del contro-guerrigliero per proteggere lo Stato contro la crescita del movimento nazionale curdo è stato istituzionalizzare le guardie cittadine nella guerra contro il popolo. In questo modo hanno voluto incitare il popolo curdo a combattere l’uno contro l’altro. Allo stesso tempo si formò un’organizzazione di supporto armato per la contro-guerriglia. Ci sono stati esempi simili in passato.
Con due nuovi paragrafi aggiunti alle “Guardie Cittadine” nel paragrafo 74, il 26 marzo 1985, furono revocati per le guardie del villaggio gli impedimenti giudiziari.
Negli anni della fondazione, i compiti delle guardie del villaggio sono stati giustificati “per proteggere il loro territorio del villaggio contro il PKK”. La prima fonte di reclutamento per ingrandire le fila delle guardie del villaggio erano tribù nomadi. Per rendere più appetibile tale compito ai nuovi adepti veniva promesso un salario. Sono stati garantiti assicurazioni e pensioni. Per rendere il compito più efficace, anche le persone molto anziane – che in realtà non potevano più lavorare -, i malati, i disabili e le donne sono diventati guardie del villaggio. Nella base giudiziaria per le guardie del villaggio, il paragrafo 7 recita: “Devono essere in grado di leggere e scrivere in turco, devono aver assolto la leva militare, non devono aver scontato più di 50 giorni di carcere e non devono essere stati accusati di atti vergognosi ecc.”. In realtà questa legge non è stata rispettata. Molti, accusati di atti vergognosi come l’omicidio, il rapimento e la diserzione, furono condonati nel caso in cui avessero accettato di diventare guardie del villaggio. Il leader nomade di Jirki, Tahir Adiyaman, ne è un esempio.
La faida tra diverse tribù nomadi fu usata per armare le tribù e incitarle l’una contro l’altra. Quando una parte si armava, l’altra doveva diventare una guardia del villaggio per armarsi. I nomadi e le persone del villaggio che si rifiutano di diventare guardie del villaggio sono stati costretti a farlo. Coloro che non potevano essere convinti dalle minacce sono stati costretti con la violenza. Fu loro detto che sarebbero stati trattati come sostenitori del PKK nel caso in cui non avessero accettato le armi e fossero diventati guardie del villaggio. Le minacce sono state messe in pratica: centinaia di villaggi, i cui abitanti si sono rifiutati di diventare guardie del villaggio, sono stati bruciati; centinaia di contadini sono stati assassinati e il loro omicidio è stato presentato come risultato di uno scontro armato tra clan rivali.
I compiti delle guardie del villaggio furono ampliati. All’inizio si diceva: “Proteggono i loro villaggi”. In seguito si legge: “Non sarà permesso alla guerriglia di visitare i villaggi, sarà impedito che le persone dei villaggi si uniscano alla guerriglia, la rete di spie sarà ampliata, le persone che concedono il rifugio per la guerriglia saranno scoperte e saranno costretti a unirsi alle operazioni, proteggeranno le unità militari, le istituzioni della città, gli edifici e i veicoli.” Le guardie del villaggio furono trasformate in unità pagate, accanto ai militari, che combattevano contro la guerriglia contro la propria gente.
Nel gennaio del 1993 c’erano 39.000 guardie di villaggio, nel gennaio 1994 erano 50.000, alla fine del 1994 c’erano 56.000 e ora ce ne sono circa 60.000.
Ogni capo nomade che si unì alle guardie del villaggio creò il suo piccolo regno. Con il sostegno e l’indulgenza dello Stato, raccolsero denaro. Usando la loro forza militare, hanno iniziato ad attaccare e a bruciare i villaggi. Hanno iniziato a rapire persone. Assassinando e violentando, guadagnavano denaro con il traffico di armi e droghe. Ufficialmente le guardie del villaggio sono sottoposte al dipartimento degli Interni, ma in realtà sono guidate direttamente dalla contro-guerriglia. Oltre a usare le guardie del villaggio per le sue operazioni, la contro-guerriglia usava anche i traditori del PKK in unità separate di contro-guerriglia.

LE “UNITÀ OPERATIVE SPECIALI”

Le Unità Operative Speciali sono state fondate dalla contro-guerriglia nel 1985. Oggi sono 7.000. Ufficialmente sono sottoposti al dipartimento degli Interni e alla direzione generale della polizia come unità di polizia. Molti di loro sono attivi in Kurdistan. La loro sede centrale si trova nelle città. Sono utilizzati per affiancare i militari nelle operazioni di controguerriglia nelle aree rurali, nonché per “compiti speciali” nei centri urbani.
Una grande parte delle Unità Operative Speciali è composta da fascisti dell’MHP. Migliaia di persone furono inviate alle Unità Speciali dal MHP e dal Ülkü Ocakları. I requisiti per le reclute erano un diploma di scuola superiore e l’assolvimento del servizio militare. In 9 mesi vengono addestrati a sparare, torturare, utilizzare tecniche di interrogatorio, fare sabotaggi, aggressioni e adottati nell’area in cui saranno stazionati. Alcuni di loro vengono inviati all’estero per la formazione. I loro membri non sono obbligati a indossare le uniformi e possono lasciare crescere capelli, baffi e barba.
Per lo più operano insieme con unità militari. Il loro compito è principalmente quello di sbarazzarsi degli obiettivi accerchiati dai militari. A causa della loro avidità di denaro, il loro carattere squallido, razzista e nazionalista sono diventati quelli che commettono i più raccapriccianti massacri contro il popolo. Perché sono pagati per ogni testa tagliata dalla guerriglia: sono diventati cacciatori di teste. Per ricevere premi, hanno iniziato a uccidere gli agricoltori, sostenendo che sono guerriglieri. Sono diventati disumani, hanno iniziato a tagliare orecchie, nasi e persino le teste delle persone, oltre a torturarli e violentarli. Secondo i registri ufficiali, sono state avviate inchieste giudiziarie contro 1.500 membri delle Squadre Speciali, 500 sono stati licenziati dalle loro funzioni perché hanno commesso atti che non erano conformi ai loro compiti.

JITEM – SERVIZIO DI INTELLIGENCE DELLA GENDARMERIA
PER COMBATTERE IL TERRORISMO

Quando le OHAL (le leggi per le aree in Stato di emergenza) entrarono in vigore nel luglio 1987 e fu fondato il corpo dell’esercito della gendarmeria e con il suo lavoro di informazione, fu istituito anche il JITEM. All’inizio il JITEM era destinato a raccogliere informazioni audio, monitorare il PKK e tenerli sotto controllo. In breve tempo, il JITEM è diventato equivalente a torture, rapimenti, sparizioni ed esecuzioni. A partire dalle città Diyarbakir, Siirt, Mardin, Cizre, Sirnak, Hakkari e Van, gli edifici del JITEM sono diventati centri di tortura.
Ma le sue attività non erano limitate a questo. Di tanto in tanto, i suoi membri si travestivano da guerriglieri per scoprire quali agricoltori sostenevano la guerriglia, diffondendo la paura tra di loro in modo che non osassero più sostenerla. Un’altra pratica importante era quella di fondare le cellule della contro-guerriglia con traditori, guardie cittadine e fascisti. Uno dei fondatori del JITEM e il suo primo comandante, il maggiore Cem Ersever, descrisse queste cellule come “Unità Stella”. L’organizzazione contro-guerriglia JITEM ha un potere straordinario nelle aree sotto l’emergenza di Stato in cui è attiva. In qualsiasi momento può chiedere la consegna di qualsiasi prigioniero da parte del Tribunale per la sicurezza dello Stato, della polizia o anche del MIT. I suoi membri possiedono passaporti speciali della polizia e auto personali a cui hanno cambiato la targa. Il JITEM, diventando rapidamente abbastanza potente in queste aree, è in grado di effettuare operazioni con ingenti forze. Cem Ersever ha aperto uffici nel 1991 nel nord dell’Iraq in città come Zaxo ed Erbil. Ha avuto stretti contatti con il comandante dell’esercito della Gendarmeria Esref Bitlis e alti funzionari dello Stato. Fu licenziato nel 1993 dopo un disaccordo con il suo superiore. Prima di essere assassinato ha raccontato ai media alcuni dei segreti più intimi del JITEM. Una parte delle sue confessioni è stata pubblicata, anche se non con il suo nome. Fu arrestato dalla sua stessa gente a metà ottobre 1991. Nelle prime ore del mattino del 5 novembre 1991, fu trovato sull’autostrada tra Ankara e Kirikale, con le mani legate dietro la schiena e due proiettili sul retro della testa. Poco dopo, sono stati trovati altri due corpi. Uno di questi era Mustafa Deniz, considerata la sua mano destra e l’altra era Mahsune Dguebe, conosciuta come la fidanzata di Ersever e il cui vero nome era Neval Boz. Mustafa Deniz è stato arrestato una volta come membro del PKK, in seguito divenne un traditore e si unì alla contro-guerriglia. Secondo Ersever, Neval Boz ha lavorato per il MIT mentre lavorava all’università in Siria. Più tardi ha operato per il JITEM. I conflitti interni tra i nemici della gente, tra le bande, sono spesso accompagnati da massacri.

IL DIPARTIMENTO ANTI-TERRORISMO

Il dipartimento politico antiterrorismo, appartenente al dipartimento degli Interni e fondato dalla direzione della Polizia di sicurezza, ha cambiato il suo nome nel 1991 in “Anti-Terror Department” dopo l’entrata in vigore della legge del 1991. Il suo quartier generale era situato ad Ankara e c’era un dipartimento nelle stazioni di polizia di tutte le città. La contro-guerriglia si organizzò meglio in questi dipartimenti. I poliziotti che lavoravano per questi dipartimenti sono addestrati all’estero, specialmente negli Stati Uniti e in Germania.
Con la crescita della lotta rivoluzionaria, anche il potere e le responsabilità di queste unità di contro-guerriglia si sono espansi. I dipartimenti politici, ora noti come dipartimenti antiterroristici, sono stati a lungo conosciuti dal popolo come centri di tortura. Ma negli ultimi anni il suo nome è sempre più citato in concomitanza con esecuzioni, massacri e sparizioni.
I dipartimenti anti-terrorismo sono stati istituiti in tutte le stazioni di polizia. Insieme al dipartimento in borghese controllano i quartieri delle città e raccolgono informazioni. Una rete di spie è stata creata in tutti i quartieri e luoghi di lavoro. Per raccogliere notizie, i poliziotti volontari sono obbligati a usare gli informatori. I fascisti forniscono loro spie volontarie. Un’altra pratica è quella di rapire simpatizzanti e membri di organizzazioni rivoluzionarie e costringerli al tradimento. Quasi senza eccezioni, i detenuti sono costretti a lavorare come agenti.
Dall’intensificazione della guerra contro il popolo negli anni ‘90, i dipartimenti antiterrorismo svolgono un ruolo importante. La contro-guerriglia, organizzata in questi dipartimenti, è alla base di quasi tutti i casi di sparizioni. Questi casi sono diventati una politica quotidiana e gli arresti sono sempre negati, anche se c’erano numerosi testimoni. L’esecuzione di persone disarmate per le strade, presentate come scontri armati, attacchi contro manifestazioni di massa, provocazioni, rapporti falsi e diffamatori sui rivoluzionari… anche tutto ciò fa parte della repressione della contro-guerriglia, condotta da questi dipartimenti.

IL NATIONAL INTELLIGENCE SERVICE (MIT)

Nel 1923, dopo la fondazione della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Ataturk chiese a Husamettin Erturk di istituire un servizio di intelligence. Nell’impero ottomano, Husamettin Erturk era Stato direttore del servizio di intelligence Teskilat-i Mahsusa, organizzato dalla Germania per Abdulhamit nel 1880. Il nuovo servizio, istituito da Husamettin Erturk – Mudafai Milliye Istihbarat (MM) – fu ribattezzato Milli Emniyet Teskilati nel 1941 (noto anche come Milli Amele Hizmet MAH) .Il servizio di intelligence, subordinato allo Stato maggiore, era controllato dai servizi americani, francesi e inglesi, e anche i salari dei dipendenti turchi venivano pagati dai servizi stranieri. Tanto per mantenere il carattere “nazionale” dell’organizzazione…
Nel 1965 il nome fu cambiato ancora una volta e l’organizzazione è ora conosciuta come Millii Istihbarat Teskilati (Servizio di intelligence nazionale). Una nuova legge è stata approvata per coprire le sue attività. In questo periodo si svilupparono le relazioni tra Turchia, Stati Uniti e Europa, utilizzate dalla CIA per i propri scopi. Mentre inizialmente il MIT era parzialmente controllato dalla CIA, in seguito lo divenne totalmente. A proposito di ciò, l’agente della CIA Philip Agee ha scritto: “La CIA era stata in contatto con il MIT per anni. La CIA si è occupata della formazione, dello sviluppo e delle attrezzature di questa organizzazione.” (Philip Agee, Diario della CIA)
Fin dall’inizio il MIT ha lavorato in stretto contatto con il MOSSAD israeliano. Secondo il vice direttore del MIT, Sabahattin Savasman, che nel 1977 aveva dichiarato di aver lavorato per la CIA, il MIT era organizzato in questo modo:
“La CIA ha una delegazione di almeno 20 persone che cooperano con lei nel MIT e che occupano posizioni elevate all’interno del MIT. Forniscono informazioni, contatti e partecipano alle operazioni in patria e collettivamente in operazioni all’estero. […] Tutte le attrezzature tecniche sono fornite dalla CIA. Molto personale è stato addestrato dagli americani nei corsi all’estero, gli edifici sono stati costruiti dalla CIA, gli istruttori sono stati forniti dalla CIA. […] I dipendenti lavorano da anni come agenti della CIA, a vantaggio dei servizi segreti americani, raggiungono i loro obbiettivi senza dover pagare le operazioni a casa e all’estero. […]
I nostri compiti non erano solo limitati nel fornire informazioni. Quando lo Shah era ancora al potere in Iran, abbiamo avuto incontri regolari ogni pochi mesi con membri dei servizi segreti SAVAK e MOSSAD . Il più delle volte è stato il MOSSAD a condurre questi incontri con la loro tecnica avanzata. Il MOSSAD ha molte potenzialità nella nostra patria. Hiram Abas ha partecipato alle operazioni. […]
C’erano anche incontri regolari con il servizio di intelligence tedesco. […]” In questi incontri è stata approvata l’informazione militare e non, raccolta in tutto il mondo.

LA DIREZIONE DELLA CONTRO-GUERRIGLIA DEL MIT

Il MIT è la più grande e meglio attrezzata organizzazione dello Stato. Si dice che abbia i suoi aerei, elicotteri e unità militari. È sempre stato tenuto segreto quanti dipendenti avesse. Un terzo del personale sono ufficiali e una parte sono ufficiali in pensione. La struttura del MIT è piuttosto complessa. Legalmente è subordinato ai dipartimenti, ma in realtà è guidato dallo staff generale. La maggior parte delle volte il direttore del MIT è una persona del Dipartimento di Guerra Speciale, quindi un funzionario della contro-guerriglia. Come altre organizzazioni, il MIT è collegato alla contro-guerriglia. Ma poiché membri di diversi servizi segreti e diversi gruppi di interesse dell’oligarchia sono attivi in esso, inevitabilmente ci sono lotte di potere all’interno del MIT.
Anche se il MIT dovrebbe lavorare nel campo della politica estera, tutte le sue capacità sono utilizzate per la caccia e la persecuzione di rivoluzionari, democratici, progressisti e patrioti per prevenire “attività nemiche”.

Le confessioni del maggiore Cem Ersever
“Hai mai sentito parlare di Alaatin Kanat? […] Penso che sia stato membro del PKK Kürdistan İşçi Partisi (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) nel 1986. Si è fatto strada nell’organizzazione. Era responsabile delle regioni di Mardin e Batman. Nel 1990 è stato nominato responsabile di Istanbul. È lì che ha ucciso il vice-direttore della prigione di Diyarbakir, il maggiore Esat Oktay Yildiran […] Ma più tardi si è messo nei guai con l’organizzazione …È venuto da noi e si è arreso. Ha confessato. Fino a quel momento il generale del PKK Zinnar era stata la persona più importante che ci fosse capitata tra le mani. Allaatin Kanat ora vive in una casa, proprietà del governatore OHAL, a Diyarbakir. Alaatin Kanat ha creato una sua unità, composta da 30-40 traditori. Ha creato questa unità nella prigione di Diyarbakir tra le cellule dei traditori. Ogni volta che un nuovo “uccello canterino” entra in prigione, cercano di farlo entrare nella loro unità.” Queste unità di traditori sono chiamate Unità Stella. Abbiamo avuto tante persone che sono entrate in questa unità, ve ne era una composta esclusivamente da donne, che è stata mandata in montagna, e ha riscosso molto successo.”
“Come ho detto prima, questi traditori erano raggruppati in unità. Un altro membro era Recep Tiril. Lui è uno psicopatico. Un altro usava il nome in codice Salman […] questo era di Eruh. Un altro membro era Adem Yakin … Era stato arrestato nel 1990 durante lo scontro armato a Tahtoras. Anche lui un traditore. Vivono tutti nelle case del governatore dell’OHAL. Il personale del presidente e il personale del comando della gendarmeria sono tutti nello stesso posto”.
“Quest’uomo, con il nome in codice Salman, non ricordo il suo vero nome, era anche attivo nel traffico di armi e eroina. Anche dopo essere diventato un traditore, fu arrestato per rapina. Ovviamente è stato subito rilasciato.”
“Hai scritto correttamente: la gendarmeria e la polizia partecipano al traffico delle armi e dell’eroina. Cooperano tutti”.

I COMPITI DEL MIT DOPO LA NUOVA LEGGE DEL 1983

1. Creare un servizio di sicurezza nazionale in tutto il paese, raccogliere informazioni sulle attività contro le unità del paese e della gente, contro l’esistenza, l’indipendenza e la sicurezza dello Stato, contro le leggi e la forza nazionale della terra, dando questo compito al presidente, al primo ministro, allo Stato maggiore, al presidente del Consiglio di sicurezza nazionale e altre istituzioni necessarie.
2. Preparare e sviluppare piani per la sicurezza nazionale, soddisfare le esigenze di informazione e i desideri dei dipartimenti attraverso il presidente dello Stato, il primo ministro e il presidente dello staff generale.
3. Attività principali per raccogliere informazioni, formulare suggerimenti al Consiglio di sicurezza nazionale e al Primo Ministro.
4. Consulenza alle commissioni statali e alle istituzioni nelle attività di distribuzione di informazioni e prevenzione della distribuzione di informazioni in questioni tecniche, consulenza e supporto in materia di organizzazione di strutture.
5. Trasmissione di relazioni e informazioni ritenute necessarie dal capo dello staff delle Forze Armate.
6. Altri compiti decisi dal Consiglio di Sicurezza Nazionale.
7. Combattere le fughe di informazioni.
Protocollo della sessione parlamentare del 2 marzo 1993 sulla contro-guerriglia: “Il Governo si oppone a fare di queste false accuse, destinate a danneggiare il nostro Stato, un tema di indagine per la nostra Grande Assemblea Nazionale.” (Nevzat Ayaz, ministro della Difesa, DYP)
“Il numero di omicidi da parte d’ignoti, saliti a 600 in un anno, costituisce una grande vergogna per il Governo di coalizione, per tutti noi e per la democrazia. Nel caso in cui la richiesta di un’indagine venga respinta oggi, ciò significherebbe una ferita per il nostro regime parlamentare democratico. Se la nostra Grande Assemblea Nazionale perde questa opportunità, dovrà rendere conto alla storia.” (Algan Hacaloglu, CHP)
“Il signor Demirel ha così affermato: volevamo un’indagine sulla contro-guerriglia, un segnale per non agitare le acque. Sembra che oggi sia stato inviato un messaggio anche ai signori Demirel e Inonu affinché facciano altrettanto nei confronti dell’attuale opposizione, in modo da lasciare la questione così com’è, mettendo sotto pressione le proprie organizzazioni” (Hasan Mezarci, RP Refah Partisi Partito del sussidio) “Ci sono alcuni motivi per cui questa organizzazione è diventata l’obiettivo di attacchi. Le ragioni sono: danneggiare le forze di sicurezza, corrompere il suo morale, creare problemi interni, renderle di parte, far disgregare la società su queste forze, far arrivare la società dalla loro parte. Per dirlo in due parole: minare la fiducia nello Stato.” (Baki Tug, DYP)
“In un’epoca in cui le grandi masse non hanno informazioni sufficienti, alcune persone, circoli e persino istituzioni conducono campagne che di volta in volta diventano anche azioni. L’obiettivo è ovvio: confondere i pensieri delle persone, danneggiare lo Stato turco e alcune delle sue istituzioni, distruggerle.” (M. Bahri Kibar, ANAP)