AVVOCATI DEL POPOLO, PROCESSO NEL TRIBUNALE DI CAGLAYAN, ISTANBUL 10-14 SETTEMBRE 2018

Il tribunale mette sotto accusa la maggior parte dei giuristi e diversi giornalisti in Turchia. Il Tribunale straordinario si è riunito dopo l’ordine di rilascio per gli avvocati democratici e ha revocato la propria decisione…

Il processo agli Avvocati del Popolo in Turchia, 17 dei quali imprigionati per un anno e 3 accusati senza carcere, si è tenuto dal 10-14 settembre 2018 ad Istanbul. Il tribunale, per i reati gravi di Caglayan, ha ordinato la libertà per tutti e 17 gli avvocati il 14 settembre. Gli avvocati, i membri del People’s Law Bureau e della CHD (Progressive Jurists Association) hanno letto le loro dichiarazioni di difesa per 5 giorni.

Il tribunale aveva deciso di rilasciare i 17 avvocati il 14 settembre, in modo che potessero uscire di prigione la mattina del 15 settembre. Appena usciti dalla cella, è stato annunciato un altro ordine di arresto contro 12 di questi avvocati da eseguire entro 24 ore. Le forze di polizia, che aveva già minacciato gli avvocati mentre lasciavano l’aula del tribunale puntando loro le armi, hanno iniziato un’altra caccia contro i giuristi.

Il tribunale ha confermato la richiesta di arresto degli avvocati Behic Aşçı, Engin Gökoğlu, Aycan Çiçek, Aytaç Ünsal, Ahmet Mandacı e Selcuk Kozagacli, mentre ha respinto la richiesta del pubblico ministero di arrestare gli avvocati Yaprak Türkmen, Yağmur Ereren Evin, Didem Baydar Ünsal, Ayşegül Çağatay e Zehra Özdemir.

Il 16 settembre il presidente del CHD Selcuk Kozagacli è venuto in tribunale per testimoniare, anche se il procuratore ha fatto finta che ci fossero dubbi su una sua possibile fuga. Come i suoi colleghi, è stato aggredito e picchiato un’altra volta dalla polizia e portato alla stazione di polizia. Il giorno dopo, il 17 settembre, è stato portato al tribunale di Çağlayan.
Il presidente del tribunale Gürlek ha limitato a 3 avvocati la partecipazione al processo. Poiché gli avvocati si sono appellati contro di essa, non sono entrati affatto. Le dichiarazioni di Kozagacli per rivelare le pratiche, non sono state inserite nel protocollo. L’aula del tribunale era piena di polizia. Quando i colleghi dell’avvocato Selçuk Kozağağaçlı hanno chiesto di parlare con lui, sono stati spinti fuori dalla stanza e lui è stato arrestato senza un avvocato.
È stato anche riferito che, durante l’attacco della polizia, l’avvocato Ilknur Alcan è stato ferito ad un piede.
Gürlek che ha detto che non vi era pericolo di fuga, ha dichiarato che gli imputati avrebbero fatto pressione sugli altri.
Selcuk Kozagacli (presidente del CHD, Peoples Lawyers Office, seconda volta in tribunale nel giro di 3 giorni) ha affermato: “La decisione del tribunale è cambiata dopo essere stata sollecitata da un manganello. Ti vergognerai e soffocherai per i tuoi stessi errori. Sei diventato così insignificante e impotente che non puoi nemmeno ordinare un arresto senza la presenza della polizia. Non sei un tribunale, le decisioni che prendi non sono decisioni del tribunale”.
La casa dell’avvocato Ezgi Çakır è stata perquisita dalla polizia. Hanno sfondato la porta, anche se nessuno era in casa in quel momento. Ai vicini è stato detto che stavano cercando l’avvocato Süleyman Gökten.
Fino ad ora 6 dei 17 avvocati del CHD, che sono stati rilasciati il 14 settembre mattina, sono stati arrestati di nuovo.
Diversi ordini degli avvocati turchi protestano contro questa illegalità.
In seguito al nuovo ordine di arresto, il 17 settembre sono stati nuovamente incarcerati Behic Aşçı, Engin Gökoğlu, Aycan Çiçek, Aytaç Ünsal, Ahmet Mandacı e Selcuk Kozagacli. La caccia della polizia degli avvocati e degli oppositori continua!

L’avvocato S. Kozagacli prima del suo arresto: “Non sono venuto qui perché obbedisco alla decisione del Tribunale, in realtà questa non è una sua direttiva, non ha niente a che fare con la legge, i tribunali non rispettano la Costituzione. Sono venuto nel Tribunale di Çağlayan per chiedere di avere giustizia”. Gli avvocati che sono stati appena rilasciati e arrestati di nuovo dopo la revoca, hanno protestato contro questo nuovo attacco.

Il processo agli Avvocati del Popolo del 10-14 settembre, che si è concluso con il rilascio di tutti i 17 avvocati incarcerati…

Tutti gli avvocati arrestati sono stati rilasciati durante il processo! Ringraziano tutti i colleghi e le persone per essere stati con loro!
La polizia ha mostrato le armi agli avvocati quando hanno lasciato l’aula del tribunale, in segno di intimidazione.
Il Pubblico Ministero ha detto che tutti gli avvocati sarebbero dovuti rimanere in prigione, senza dare una ragione concreta per questo.

Riassunto delle difese degli avvocati popolari al Tribunale di Caglayan (10-14 settembre):

Gli avvocati sono stati attaccati per diversi minuti nella sala del tribunale di fronte a decine di osservatori internazionali. Il tribunale voleva costringere gli avvocati fermati senza arresto, a sedersi separatamente dai colleghi imprigionati. Questo è stato respinto dagli avvocati e i gendarmi hanno iniziato ad attaccare e ammanettare Selcuk Kozagacli, mentre rompevano i bicchieri dell’avvocato Süleyman Gökten.

Gli avvocati accusati si sono appellati al Presidente del tribunale: “Gli avvocati vogliono parlare con i loro assistiti. I gendarmi hanno il diritto di impedirlo? Vogliono prendere misure contro la persona che li ha torturati, i nostri clienti non sono al sicuro. I gendarmi prendono più iniziativa di voi”.

Lawer A.Ünsal: “Siamo stati presi a calci in faccia, trascinati per terra. Vogliamo che le persone che l’hanno fatto, siano identificate. Caro Presidente, non siamo venuti qui per combattere con le armi”.

IL PROCESSO:

Il giudice ha parlato di 509 pagine di capi di imputazione. Dopo il riassunto delle accuse e l’identificazione degli avvocati, questi hanno iniziato ad accusare il tribunale durante la loro difesa…

Avvocati accusati: Ahmet Mandacı, Aycan Çiçek, Ayşegül Çağatay, Aytaç Ünsal, Barkın Timtik, Behiç Aşç Aşççı, Didem Baydar Ünsal, Ebru Timtik, Engin Gökoğlu, Ezgi Çakır, Naciye Demir, Özgür Yılmaz, Selçuk Kozağçlı, Süleyman Gökten, Şükrüye Erdrdrüye Erdrden. 17 dei suddetti avvocati sono stati imprigionati, 1 di loro accusato senza prigione, 2 avvocati sono accusati in loro assenza.

Circa 24 avvocati provenienti da Germania, Francia, Grecia, Italia, Austria e un gran numero di giuristi e difensori dei diritti umani, hanno informato il tribunale che stavano seguendo questo processo dalla Turchia.

L’avvocato della difesa, Ayse Acinikli, ha dichiarato che “Secondo le leggi, il Tribunale non è autorizzato ad accusarli senza il permesso del Ministero della Giustizia, dato che tutti gli imputati sono avvocati. Questa direttiva è stata ignorata anche durante le indagini. Mentre gli avvocati svolgono la loro professione, il Governo è obbligato a fornire loro le migliori condizioni di difesa, senza alcuna pressione. Al contrario gli imputati, in violazione delle leggi internazionali, si sono trovati di fronte a repressioni e minacce, e sono state aggiunte alcune dichiarazioni della stampa al fascicolo incriminatorio. I nostri clienti si trovano di fronte alle accuse nonostante le decisioni della ECHR. E’ considerato un crimine andare alla stazione di polizia per conto dei clienti, difendere imputati accusati di essere membri del DHKPC, difendere i minatori di Soma-Ermenek”.

La difesa ha chiesto la loro libertà, sostenendo che non possono essere accusati per le loro attività professionali. (All’inizio questa richiesta è stata respinta dal Tribunale).

I parenti dei minatori di Soma uccisi, che sono stati difesi dagli avvocati arrestati e presenti in aula del Tribunale, hanno chiamato l’avvocato Selcuk Kozagacli: “Soma è orgogliosa di te, sei un figlio di Soma!”

Difesa del presidente del CHD e avvocato del People’s Law Bureau, Selcuk Kozagacli afferma: “Non credo di essere davanti a un Tribunale. Credo piuttosto che sia una corazzata Potemkin di cartone. Una corazzata che nasconde miseria e povertà. Voi, nelle grandi aule della Corte, siete solo la corazzata irreale di Potemkin. E’ un atto d’accusa e un documento molto mal fatto. Quindi non spiegherò nulla di speciale sul dossier. Non ci fidiamo del sistema giudiziario penale turco. Parlerò piuttosto di una questione reale. Un sistema che ha 37 dipartimenti per reati gravi, è diventato metastatico, si è ammalato di cancro. Possiamo vedere, come la giurisdizione è putrida, come ha cominciato a puzzare. Non siamo davanti al consiglio di amministrazione, ma dietro di esso. Essere avvocato è molto pericoloso. In questo paese, si cerca di rivelare la “verità” in forma oltraggiosa, con torture, pressioni psicologiche, documenti falsi. Abbiamo confutato questa cosiddetta “verità” per diverse volte e ne siamo orgogliosi.

Le persone più degenerate e squallide che sono state incluse come testimoni nel nostro dossier, non possono dire alcuna parola disonorante su di noi. Dicono solo: “Sono confidenziali, combattono fino alla fine, non lasciano i loro clienti da soli”. In realtà non possono dire altro. E’ così che lavoriamo. Entrambi i poliziotti, che lei ha appena mandato fuori dall’aula del Tribunale, mi hanno sbattuto a terra e mi hanno picchiato per rilevare le mie impronte digitali. Ho una carta d’identità, un documento d’avvocato. Pensate che ci sia bisogno di rilevare le mie impronte digitali un’altra volta? E’ necessario che mi facciate picchiare da questi ragazzi un’altra volta? Bene, lasciate che mi picchino.

Se 301 uomini muoiono per il crollo di una miniera, in passato o di recente, chiederò di fare i conti per quei 301 uomini. Oggi sono qui (menzionando le famiglie dei minatori uccisi) e sono grato a tutti loro. Stiamo combattendo da 4 anni, spalla spalla. Il giornale qui (Indictment) dice spudoratamente: “Questo avvocato si vergogna di difendere se stesso”. Facciamo il nostro lavoro su un terreno intriso di violenza. Siamo su un campo in cui la violenza di Stato e la violenza rivoluzionaria si mettono a confronto.

Conoscete il nome degli avvocati degli autori dei massacri in questo paese? Questi avvocati fanno lo stesso lavoro che faccio io. Sono qui a causa della violenza usata dai miei clienti. Questa violenza è una violenza usata contro il Potere. Non danneggia la gente.

Non è il potere delle armi e delle bombe dei miei clienti che teme lo Stato, besnì la violenza contro il Potere. E’ per questo che ci avete arrestato.

Non mi fido della Giustizia, sono pronto ad ogni verdetto. Ho formato decine di apprendisti che sono qui in aula con noi. La nostra tradizione non finirà mai. Non faremo e non ci abbasseremo mai a compromessi, non ci arrenderemo mai.

Lo Stato ci ha ostacolato, perché abbiamo combattuto contro il reato di tortura. Ma noi continueremo a combatterla.

Il cuore del sistema giuridico è fallato, disperso. Migliaia di giudici e procuratori sono stati spazzati via. I Tribunali lavorano all’interno dei confini disegnati dal team di Agar (nota: ex capo della polizia, ministero dell’Interno e della Giustizia, accusato nello scandalo politico del processo di “Susurluk”, quando si sono rivelati i legami tra politica e mafia. Egli ha confessato di aver effettuato 1000 operazioni in nome dello Stato, in cui gli oppositori rivoluzionari sono stati uccisi, fuori da ogni giurisdizione, dalla contro-guerriglia).

Una vera e propria giurisdizione si basa sull’individualità, l’equivalenza del crimine. Avete arrestato persone che lavorano in ufficio, apprendisti. Ho fatto un lavoro molto duro con gli avvocati. Più di 150 dei miei clienti sono morti. Alcuni di loro erano in condizioni irriconoscibili, ho dovuto presenziare alla loro autopsia. Quello che facciamo non è qualcosa che si può liquidare con un’affermazione come: “a questi avvocati piace giocare a sinistra”. Accanto alla mia cella c’è un uomo che da solo ha ucciso 50 persone. Conosce il nome del suo avvocato? Conosce il suo avvocato? Questi avvocati fanno come me. Ascoltano i loro clienti e dicono: “Se parli in questo modo, avrai tanti anni”.

Sono socialista, voglio che i poveri vincano, voglio che vinciamo noi. Non dimenticheremo mai quello che viene fatto a noi o al sistema giudiziario o ai poveri, e non lo faremo mai scordare a nessuno.”

Difesa dell’avvocato Sükriye Erden:

“Negli anni dopo il 2000 è stata applicata una politica di linciaggio a Rize. Nel 2010 un gran numero di avvocati sono stati arrestati. 50 avvocati sono stati fermati, 36 arrestati. E abbiamo di nuovo messo su una difesa.

Dopo il massacro dell’avvocato Tahir Elci (capo dell’ordine degli avvocati di Diyarbakir-Amed) e quello di Ankara, eravamo sempre con i nostri colleghi. In qualsiasi momento, quando nemmeno una foglia si muoveva, siamo scesi in strada.

La professione di avvocato è iniziata nel 300 a.C. ad Atene. Nel nostro paese nel XVIII secolo. Immagino sia per questo che gli avvocati non sono accettati in Turchia. La nostra professione, come il capitalismo, è stata importata. Il verdetto dice che ho seguito 1000 casi di detenzione. Beh, hai appena scritto che ho fatto il mio lavoro di avvocato.”

Difesa dell’avvocato Süleyman Gökten:

“Sono stato arrestato un anno fa sotto tortura. Le nostre famiglie e i nostri figli erano accanto a noi. Anche mia figlia Idil era con me. Uomini con passamontagna sono venuti e hanno sfondato la porta. Le nostre famiglie non dimenticheranno quello che ci hanno fatto.

Mia figlia Idil, che ha 3 anni, in seguito ha detto a sua nonna che non aveva avuto affatto paura. Non possono nemmeno più spaventare una bambina di 3 anni. La costituzione dice molto sui diritti, ma non è mai applicata. Insistiamo nelle dichiarazioni per strada. Hanno anche messo questo nel fascicolo. Tutti sono stati messi a tacere, repressi, imprigionati. Sapevamo che anche noi saremmo stati colpiti da questa ondata di violenza. È il modo in cui pratichiamo la nostra professione, soprattutto perché abbiamo difeso Nuriye e Semih. Per questo motivo volevamo andare in bicicletta con mia figlia e sua madre ad Ankara. Ci siamo trovati di fronte a migliaia di problemi, ma non ci siamo arresi e alla fine siamo arrivati. Volevamo fare una dichiarazione alla stampa e siamo stati arrestati e torturati.

Presso l’impresa edile Toronlar 10 lavoratori hanno perso la vita quando l’ascensore si è schiantato a terra. Il processo è stato aperto solo perché è diventato pubblico. I veri responsabili non sono mai stati accusati. Si cerca di togliere ai lavoratori il diritto storico e politico di organizzarsi attraverso un sistema di frammentazione programmato dal Governo. Tutto è stato fatto per disabilitare i sindacati. Si sono sviluppati i sindacati gialli, quelli dei padroni. Anche i lavoratori resistono a questo. I lavoratori che hanno reagito contro l’avvelenamento da cibo, sono stati licenziati. Insieme con l’OHAL (stato di emergenza) l’assassinio dei lavoratori è aumentato del 14%. Sotto lo stato di emergenza non è stata consentita alcuna azione. Non sono state consentite neppure le assemblee in luoghi chiusi. Sono stati vietati 20 scioperi. Lo sciopero dei lavoratori della Cam è stato vietato. Cosa producono? Bottiglie di Raki, bicchieri. Il motivo del divieto era la “sicurezza nazionale”. Qual è il rapporto tra la produzione di bottiglie di Raki e la sicurezza nazionale?

I lavoratori non lo hanno ceduto e hanno conquistato i loro diritti.

Non solo l’ho rivelato, ma ho anche aperto un processo e ho spiegato che questo era illegale. Oya Baydak è stata licenziata da un sindacato. Ho sostenuto la sua resistenza, mi sono unito al suo comunicato stampa e sono stato picchiato. Ho aderito a tutte le attività di CHD. Il fascicolo non è completo. CHD è stato chiuso nel bel mezzo della notte. Ma le attività continuano ancora. Tutto ciò che ho menzionato è stato aggiunto al rapporto, come se si trattasse di attività segrete. Tutto era alla luce del sole. I veri colpevoli saranno portati davanti alla legge e daranno conto dei loro misfatti”.

Difesa dell’avvocato Özgür Yilmaz:

“Ringraziamo tutte le nostre famiglie che sono qui con noi. Ringraziamo gli avvocati. Ringraziamo il nostro popolo. È la nostra gente che ci ha insegnato e noi abbiamo imparato da loro.

Nel 1994 il nostro ufficio è stato perquisito, poi di nuovo nel 1999, 2004 e 2013. Sono stati anni di crisi e di cambiamenti. Oggi c’è un’altra crisi nel nostro paese e rimaniamo in prigione. Il degrado colpisce tutti.

Il 1994 e il 1996 sono stati anni di crisi. Nel 2004 hanno fatto irruzione nel nostro ufficio, lo stesso anno dell’Unione Europea. Tutti sanno che cosa è successo nel 2013.

2018 un’altra crisi nel paese. Come sempre, il nostro ufficio di presidenza deve pagare per queste ondate di recessione. Sono accusato da 25 anni ormai. Non hanno ancora deciso se sono membro di un’organizzazione. Sono un rivoluzionario da 25 anni, un avvocato rivoluzionario. I Tribunali di sicurezza dello Stato (DGM), con autorità speciale, non l’hanno stabilito. Ora è il vostro turno.

Non vogliono che noi amiamo il nostro popolo e il nostro Paese. Dicono “non lo amano, non lottano”. In passato siamo venuti di fronte a tanti giudici, ma non hanno mai preso una decisione per noi. Ora dico, è facile giungerci per voi!

Noi non svolgiamo la nostra professione di avvocato nel modo in cui la intendete. In un periodo di silenzio, dopo il 15 luglio, abbiamo tenuto un sit-in davanti all’ufficio del Pubblico Ministero per chiedere che potesse essere ascoltato il mio cliente. Abbiamo il nostro diritto. Ho detto, “non si può fare una perquisizione qui”. Quello è uno studio di avvocati. Sono stato picchiato, ci hanno rotto le ossa. Davanti all’ospedale ci hanno spinto giù la testa. Quando glielo abbiamo chiesto, hanno detto: “Non creare problemi è l’ordine del Pubblico Ministero”.

Qual è stato il mio beneficio durante la detenzione? Mio padre è morto quando ero in custodia. Il direttore della prigione mi ha detto “Le mie condoglianze” e poi la tortura è continuata. Questo è il beneficio che ho avuto. In questo processo sono state accorpate 4-5 indagini. Dal 2015 tre procuratori hanno svolto indagini. La polizia ha detto: “Li abbiamo già ascoltati, non c’è niente”. Ma poi Can Tuncay è tornato con la stessa richiesta. Ogni volta ci prendono e ci portano in Tribunale. Come sempre non ci sono fatti concreti che attestino una qualche colpevolezza. Esigete anche voi la stessa cosa: cercare prove. Stabilite il SEGBIS (chat video) Perché? Quale legge vi dà questa autorità?

Non pensi a quello che sta succedendo dopo la decisione. Nel 2013 è stata fatta un’operazione. Ho perso mia madre, ho perso il diritto genitoriale su mio figlio. Nel 2017 ho perso mio padre. Nel 2018 mi sono ammalata. Ma mi trovo di fronte a voi con uno spirito rivoluzionario.

In questo fascicolo mi considerano come un leader. Perché c’erano altre persone nell’ultimo documento ma ho vinto io la lotteria questa volta? Che altro è successo? Dopo il 15 luglio nei quartieri ci sono state azioni contro la droga. C’ero anche io. Ecco trovato il motivo!…

Un tizio di nome Berk Ercan dice: “Faccio una confessione, poiché qui si applica la tortura, ho fame e non posso parlare con la mia famiglia”. Poi ha negoziato.

Uno stalker di nome Cengiz Sahin dice “la polizia voleva aiutarmi” e lui ha fatto una dichiarazione contro di noi. Una delle accuse contro di me sono i Consigli del popolo. Il procuratore non ha informazioni. Informazioni storicamente errate. Cosa diremo all’analfabetismo del pubblico ministero? Non vogliono che la gente trovi una soluzione ai loro problemi. No, la gente trova la soluzione ai suoi problemi con metodi diversi. Noi, come avvocati della gente siamo dalla loro parte. Quali sono questi problemi? L’età per l’uso di droghe è scesa a 10 anni.

Le persone non dovrebbero trovare una via d’uscita a tutto questo? Voi dite che Okmeydani è un quartiere di sinistra. Sotto quel quartiere c’è un quartiere AKP. Lì la gente era seduta a discutere di questo problema e hanno deciso di organizzare una dimostrazione.

400 adolescenti sono stati riabilitati. Alcuni di loro mi hanno scritto delle lettere dicendo “Abi (o meglio, fratello maggiore), stiamo bene”. Lo Stato non dovrebbe opporvisi, bensì sostenerlo. Ma ha fatto irruzione nel centro di riabilitazione e ha trascinato i giovani a terra. Era occupato e al suo posto è stato trasferito un centro per la polizia speciale. Non appena le persone risolvono il loro problemi, vengono attaccate e vengono create sul posto stazioni di polizia. I trafficanti di droga sono molto fortunati che siamo qui. Hasan Ferit è stato ucciso, ma le bande sono state completamente rilasciate al processo. Sono anche contenti che siamo qui. La gente ha cercato di trovare un’altra soluzione per i poveri. Hanno fondato un “Panetteria Popolare” nel quartiere di Gazi. La polizia ha fatto irruzione. Ancora una volta la gente ha cercato di contrastare le avversità, gli ingegneri hanno creato un giardino per il popolo. La polizia ha fatto ancora irruzione.

Abbiamo disegnato un profilo, il profilo dei poveri. Abbiamo accettato di essere i loro avvocati. Naturalmente i poveri non devono pagare per il mandato.

C’è un grande attacco alla cultura del popolo. Attaccano Grup Yorum. Difendiamo Grup Yorum come avvocati e continueremo a difendere il gruppo. Hanno dato concerti negli stadi con milioni di persone.

Hanno fatto molto per impedire i concerti. Noi abbiamo fatto molte richieste di permesso. Il Grup Yorum continua oggi con i suoi concerti, con sempre nuovi membri. Il Grup Yorum è il popolo. C’è uno slogan che dice “Grup Yorum è il popolo, non può essere messo a tacere”. È davvero così.

Loro abbattono le case, noi lo preveniamo. Proteggono i trafficanti di droga, noi creiamo centri di riabilitazione dalla droga. Uccidono i figli della gente, usiamo il nostro corpo come barricata. Dicono: “La povertà è un destino”, noi diciamo: “Distruggeremo la povertà”.

Entrano nelle case delle persone con le armi, noi rimaniamo nelle case dei poveri. Non siamo terroristi, ma sono loro tali. Coloro che hanno pronunciato sentenze in passato sono ora dalla nostra parte. Dicono che se ne pentirebbero se non fosse così. Non ci hanno potuto giudicare per 25 anni e ora tocca a voi farlo. Continueremo ad essere avvocati del popolo. Grazie per l’ascolto”.

Difesa dell’avvocato Didem BAYDAR ÜNSAL:

“Le nostre madri e i nostri padri sono orgogliosi di noi. Sanno che siamo stati sbattuti a terra e torturati. Non potevano intimidirci, siamo ancora di fronte a voi con un sorriso.

Quando ho iniziato la facoltà ero un idealista, credevo nello Stato di Diritto. In poco tempo ho scoperto che le leggi non hanno nulla a che fare con la giustizia. Ho scoperto che la legge non è diventata politica, ma che le leggi fanno comunque parte della politica.

Esattamente quando ho concretizzato queste idee, ho incontrato mio marito Aytac. Siamo sognatori più realistici. Ci siamo promessi l’un l’altro, che anche se ci saremmo separati, non avremmo rinunciato ai nostri sogni. Non abbiamo desistito nella nostra promessa e quindi sorridiamo ancora oggi.

Gli avvocati rivoluzionari sapevano meglio di chiunque altro che l’equilibrio del diritto nel nostro paese era rotto. Non hanno limitato la loro lotta nelle aule di Tribunale.

Nazim Hikmet è stato arrestato 80 anni fa dai Pubblici Ministeri, che hanno detto “non siamo così ingenui da cercare prove nel fascicolo”. I Pubblici Ministeri e i Governi sono cambiati, ma non l’ingiustizia. Nazim è stato dichiarato traditore della patria ai suoi tempi. La sua lealtà verso il suo paese e il suo popolo non è finita.

I miei amici avvocati lavorano per salari molto bassi, oltre che per i datori di lavoro. Anche se non volevano, hanno dovuto sostenere anche prove su farmaci, ecc. Per non essere costretta a farlo, ho lavorato insieme ai miei colleghi dell’Ufficio Legale del Popolo.

Quello che è cambiato è stato che la tirannia si è rivelata essere sistematica. Erano avvocati che non hanno rinunciato al loro diritto di difesa e che non si sono prostrati al volere di qualcuno. Mi hanno insegnato che la lotta per i diritti è la lotta più onorevole e così ho deciso di far parte del People’s Law Bureau. Non amiamo né il denaro né la proprietà. La nostra vita è dalla parte del lavoro e della produzione. Sicuramente, dobbiamo guadagnare soldi e procurarci ciò di cui abbiamo bisogno. Ma anche se non abbiamo soldi, abbiamo una grande famiglia, il popolo dietro di noi. Non patiamo la fame. La porta del nostro ufficio è sempre aperta alla nostra gente. Ma è chiusa ai poliziotti che opprimono il popolo e ai Pubblici Ministeri che cercano illegalmente di entrare. La nostra associazione “Scuola di Giustizia” è stata chiusa dalle leggi di emergenza. Perché l’abbiamo creata? Affinché gli avvocati rivoluzionari mettano radici. Vogliamo educare i giuristi che girano la testa al popolo. Abbiamo fatto dei laboratori con loro. Volevamo insegnare loro come si sarebbero riscontrati nella pratica con la teoria che imparano.

Oggi siamo in carcere, ma i nostri uffici sono rimasti aperti con l’aiuto degli apprendisti che avevamo istruito. Quella porta era la porta dei lavoratori. Era la paura del fascismo. L’opuscolo che preparò Süleyman Soylu per Nuriye e Semih, fu spedito in prigione dalla mia famiglia. Il libretto fu ritenuto pericoloso e quindi non fu recapitato. L’opuscolo del Ministero dell’Interno non è stato consegnato dal Ministero della Giustizia. Quello che vogliono veramente sapere è: “come si può parlare con i membri dell’organizzazione, come si può diventare loro avvocati? Se lo fai, devi pagare il prezzo”. Noi diciamo: “Siamo pronti a pagare quel prezzo”.

Nuriye e Semih hanno iniziato solo con uno sciopero della fame per riavere il loro lavoro. Dopo aver iniziato, sono stati arrestati. Immaginate, se foste stati al loro posto. Se un’organizzazione ti dice: “Rimani affamato, non mangiare”. Obbedireste? Non lo fareste. Lo hanno fatto di loro spontanea volontà.

Difesa dell’avvocato Ayşegül Çağatay:

“Grazie ai nostri colleghi, che sono stati con i nostri clienti e li hanno fatto visita fin dal primo momento in cui siamo stati arrestati. Hanno attaccato anche le nostre famiglie. La figlia di Sükriye Erden, Merve Önem è stata arrestata. Noi vogliamo la sua libertà. Le nostre case sono state saccheggiate, e noi arrestati. Perché questo film d’azione? Mi spiego meglio, secondo la mia esperienza personale. I miei genitori sono stati lavoratori pubblici per 40 anni. Sono cresciuto in condizioni migliori di molti altri. Quando sono andato all’università le mie opinioni sulla legge sono crollate.

Non è una preferenza, ma una necessità, una necessità di vivere con i valori umani. Mentre i figli delle persone sono stati uccisi, alcuni hanno detto: “la polizia ha scritto una leggenda” ma è stato il popolo, che è diventato una leggenda.

Un sogno è diventato realtà, quando ho iniziato come apprendista presso lo studio legale del popolo. Nel nostro studio ho imparato le illimitate possibilità di un avvocato nella lotta per i diritti.

Un anziano in Africa disse ai suoi figli prima di morire che chiunque di loro fosse stato in grado di riempire una stanza avrebbe avuto tutta la sua eredità. Uno vi versò della sabbia, ma la stanza rimase vuota. Un altro portò altra sabbia, ma la stanza era ancora vuota. Un figlio accese una candela e la stanza fu piena di luce. Questo è quello che fece Nuriye.

Nuriye uscì per proteggere la sua vita, il diritto al lavoro, il suo diritto a resistere e difese l’onore umano. Se non c’è diritto di resistere, la giustizia rimane senza difesa e alla fine sarà distrutta.

Qualunque sia la ragione, imprigionare un monumento è unico nella storia. Il monumento dei diritti umani ad Ankara è stato arrestato per 430 giorni. Nuriye è stata la prima a difendere l’onore dell’essere umano. Nuriye si recava ogni giorno in questa piazza, con le parole di Pir Sultan: “Chiunque voglia tornare tornerà, io non tornerò mai sui miei passi”. I governanti sanno bene che la paura è contagiosa, ma c’è qualcosa che non sanno: il silenzio unito diventa una voce.

L’accumulo di dolore diventa felicità, l’accumulo di paure diventa coraggio. Questa è la dialettica della vita. Allora, cosa succede quando persone come Nuriye si accumulano? È la fine del tiranno. Hanno inviato multe a Kemal Gün, che era in sciopero della fame a Dersim, così come alle case dei visitatori. Come tutte le cose nel capitalismo anche la libertà di espressione ha dovuto pagare il suo prezzo. Se avete soldi potete fare un sit-in o un comunicato stampa.

Quando lo zio Kemal ha resistito a Dersim, è stato multato ma la polizia non è venuta. A Yuksel la polizia ha arrestato e torturato i resistenti ogni giorno e li ha rilasciati solo a seguito del pagamento di una multa. In realtà gli dicevano: “Se hai soldi puoi leggere un comunicato stampa”. Continuavano ad andare in piazza ogni giorno. Nessuna domanda è stata registrata dalle autorità. C’è stato un blocco. E’ stato possibile rimuovere questo ostacolo solo procedendo ad un livello superiore. Ogni contraddizione può essere risolta.

Hanno deciso di fare lo sciopero della fame. Dopo il comunicato stampa sono stati arrestati e hanno iniziato direttamente con lo sciopero. Esra Özakca è stata licenziata dalle leggi di emergenza esattamente in quel giorno. Si è recata nella piazza della resistenza e ha annunciato uno sciopero della fame fino al rilascio dei detenuti. I resistenti di Yuksel sono stati rilasciati in libertà vigilata e restituiti a Yuksel.

C’è una realtà di base, se qualcuno persegue un obiettivo, l’universo è con quella persona. Le forze, che non si sarebbero mai riunite, si uniscono per mostrare supporto. Questo è quello che è successo a Yuksel. Decine di scioperi della fame di solidarietà sono stati effettuati. Le accuse rivolte a Nuriye e Semih erano la confessione del fascismo per le sue paure. Li hanno arrestati perché la resistenza potrebbe sfociare in un’altra resistenza di Tekel o Gezi.

Non è un crimine per loro torturare, ma dire “c’è la tortura”. La via Yuksel è diventata la scena della più grande resistenza degli ultimi anni. OHAL si aspettava che la gente capitolasse. Persino le parole “Nuriy e Semih non sono soli” divennero una resistenza. Mettere fiori al monumento è anche diventato un crimine. Mentre le resistenze sfidavano il fascismo, le operazioni continuano. Hanno cercato di prevenire i dissidenti con gli arresti domiciliari, ma questi non hanno rinunciato alla loro lotta in piazza. La sera siamo andati di quartiere in quartiere per chiedere il processo e la sera abbiamo lavorato sul dossier. Non ci siamo sentiti demoralizzati neppure un momento, ma abbiamo sempre pensato a cos’altro potevamo fare.

Abbiamo preso parte a diverse azioni di protesta: scioperi della fame, comunicati stampa, i nostri avvocati sono andati da Istanbul ad Ankara in bicicletta. E’ sotto gli occhi di tutti che più il fascismo ci ha tormentato, più ci hanno attaccato e colpito, e più la resistenza è cresciuta, le resistenze sono cresciute. L’istituzione della commissione (OHAL) fu il risultato della resistenza di Nuriye e Semih. Gli scioperi della fame finirono, ma le resistenze continuano. Due volte al giorno, la resistenza di Yuksel continua. Continueremo a resistere e ad essere avvocati per coloro che resistono. Vinceremo!

Difesa dell’avvocato Engin Gökoğlu:

“Ho iniziato la mia professione durante il governo dell’AKP, che è salito al potere ‘combattendo la povertà’. Ma l’arricchimento è arrivato per l’AKP e la povertà per la gente.

La tortura è una realtà in questo paese. Sono un testimone oculare, una vittima. I poliziotti che mi hanno rotto il braccio e fracassato le costole, mi hanno detto mentre andavo in ospedale, che prima rispettavano il nostro studio di avvocati. Dovete sapere cosa ci state facendo in prigione: la polizia Robocop ci trascina sul pavimento, cospargono di acqua schiumosa delle manichette antincendio i pavimenti delle nostre celle. Mi hanno trascinato su un vetro rotto.

Il 30 ottobre ci hanno gettato completamente nudi sul pavimento di cemento e ci hanno ammanettato i piedi. Non mi hanno nemmeno portato dal medico della prigione. Non hanno curato il mio braccio. Ci hanno attaccato con i pugni e ci hanno preso a calci. Abbiamo svolto la nostra professione di avvocati tenendo conto di dover pagare qualsiasi prezzo. Abbiamo scelto di resistere per non rimanere in silenzio.

Siamo stati arrestati due giorni prima del processo ai nostri clienti Nuriye Gülmen e Semih Özakca. 300.000 lavoratori pubblici sono stati licenziati, attaccati con gas, manganelli, con le loro forze di polizia. Non riuscivano a mettere a tacere un paio di cuori.

Abbiamo rilasciato interviste su Nuriye e Semih a giornali e TV, abbiamo parlato con i deputati, di tanto in tanto abbiamo tenuto presidi in via Yuksel. Ce lo hanno chiesto e noi ci siamo rivolti alla commissione. Alla CEDU. Abbiamo provato tutto quello che potevamo.

Metà della ricchezza del mondo è condivisa da una manciata di parassiti. Solo in Africa 150 milioni di bambini sono privati del loro diritto all’istruzione. E’ impossibile abituarsi all’ingiustizia. Per questo ci hanno arrestato. Siamo stati arrestati perché abbiamo varcato i confini, perché non ci siamo piegati davanti alla legge dei governanti.

I nostri amici hanno già detto molto sull’isolamento. Ci sono azioni senza senso. Improvvisamente vengono a confiscare le cose che abbiamo in cantina. Le lettere dei nostri colleghi imprigionati per il giorno degli avvocati sono arrivate alla festa della mamma. Abbiamo detto che lo stupro è un crimine, ma voi non avete approvato l’indagine. Abbiamo detto che la salute è un diritto, ma voi avete detto che quelli che non hanno soldi moriranno. Noi abbiamo detto: non uccidete i figli della gente, voi avete detto “anche se è un bambino, noi faremo ciò che è necessario”. Non abbiamo rinunciato né al cielo né ai nostri sogni. Che siano di tipo T o di tipo F, tutte le prigioni sono centri di isolamento. Ho dovuto aspettare 11 mesi per scattare una foto. Perché? Per nascondere la tortura e il mio braccio rotto.

Chiamiamolo per nome: non siamo governati né da un regime di palazzo, né da un solo uomo: siamo governati dal fascismo. Se c’è il fascismo, la lotta è necessaria. Non c’è altro modo nei paesi neocoloniali. E’ impossibile ignorarlo e aspettare che sia finito. Voglio lamentarmi. Mentre la droga può entrare nel carcere in cui sono detenuto, i libri sono proibiti.

Studenti, dottori, medici, tutti sono chiamati traditori della patria. Non permettono nemmeno un’opposizione all’interno dei confini del sistema. In questo paese sono messe taglie di cattura sulle teste di tutti. Questo si chiama caccia all’uomo. Un padre ha fatto lo sciopero della fame per 90 giorni affinché lo Stato gli restituisse la salma del figlio. La polizia che ha ucciso Ethem ha ricevuto una multa inferiore allo stipendio di un deputato. Oggi ci troviamo di fronte a un Governo che ha perso la sua legittimità. Abbiamo esortato i giudici dei Pubblici Ministeri di non comportarsi come un rappresentanti provinciali dell’AKP. Abbiamo visto già questa storia avverarsi molti anni fa in Germania, quando è stato detto ai giudici di “decidere quello che decide il Fuhrer”. Prima delle elezioni il capo della giustizia ha detto: “L’OHAL non pregiudicherà i diritti e le libertà fondamentali”. I giudici del processo di Soma sono stati esonerati dal loro incarico solo a livello decisionale, sostituiti da persone che agiscono e hanno agito nei processi dei minatori, solo seguendo gli ordini dei padroni. Il sistema non solo non vuole giudici di sinistra o socialisti, ma neppure buoni giudici.

I nostri clienti vengono rilasciati dal carcere, appena fuori vengono arrestati con altri pretesti dall’ordine della polizia e del Pubblico Ministero. In realtà, il Pubblico Ministero può venire in qualsiasi momento in prigione per interrogare una persona, applicazione della regola del 12 settembre. La vera ragione del nostro arresto è che ho iniziato lo sciopero della fame per i miei clienti Nuriye e Semih. Sono stato arrestato dalla polizia il 27° giorno del mio sciopero della fame. Pensiamo che questa sia stata la vera ragione del nostro arresto. Nuriye Gülmen era una delle ragazze più povere del popolo. Mentre continuava il suo lavoro accademico è stata colpita dai giovani uccisi nella resistenza di Gezi. Scese in strada per Ali Ismail e Berkin. Come risultato, Nuriye è stata licenziata. Ha combattuto per la legge e per la giustizia fino alla fine. Ha vinto, ma la decisione non è stata applicata. E infine è stata completamente licenziata dal suo lavoro. I governanti che ci opprimono in questo modo sono più forti? O le nostre debolezze le rendono forti? Qualunque cosa ci renda deboli, la ripareremo, impareremo e resisteremo. La dialettica ci insegna, cambieremo. Non siamo senza paura, ma non saremo schiavi della paura!

Non ci lasciano cantare le nostre canzoni. Ma nelle strade non mancavano né le canzoni né la resistenza. Oggi le nostre strade continuano a resistere con Yuksel Street. La gente può fare dichiarazioni stampa grazie alla resistenza. Nuriye ha detto: “Ovunque c’è sfruttamento, c’è anche resistenza”. La sua lotta è stata sostenuta dalla rabbia della gente poiché hanno constatato che anche gli intellettuali sono pronti a pagare un prezzo. Coloro che accusano tutti con ‘FETO’ hanno collaborato per molti anni con loro. Nuriye non ha accettato e ha resistito. I tiranni la attaccavano ogni giorno. Quando è cresciuta e ha ottenuto più visibilità, le guardie repressive improvvisamente hanno detto che i Tribunali faranno quello che non sono stati in grado di fare loro. Quando non ci sono riusciti, hanno fatto lo stesso ciò che avevano provato a fare prima: hanno arrestato Nuriye e Semih. Hanno detto a Semih “Hai fatto propaganda organizzativa”. In questi giorni dire il nome di Semih significa propaganda. Ha detto: “Io sono la propaganda in persona”. Tutti noi abbiamo agito per farli uscire di prigione, migliaia di avvocati li hanno difesi. Gli attacchi ci hanno reso più forti.

Sono l’apprendista del signor Selcuk. Aysegül è il mio apprendista. Ora ci fate pagare entrambi. Il lavoro di Aysegül era quello di formare nuovi avvocati rivoluzionari. Perché? Tra di noi ci deve essere un lupo. Siamo ‘Ince Memed’, non sopportiamo l’ingiustizia”.

Difesa dell’avvocato Naciye Demir:

“Se un essere umano ha come nemico più grande lo Stato repressivo, ciò è immorale. Se so chi è l’assassino dei lavoratori e taccio, così come per tutte le ingiustizie, ho perso il mio io. E’ per questo che non m’importa di finire in carcere per un anno. I documenti che avete in mano non sono altro che un atto d’accusa. Sono triste per la carta sprecata, per gli alberi tagliati. E’ impossibile che questo ciò sia stato preparato da qualcuno che ha frequentato la facoltà di legge. La testimone nel fascicolo dice: “Lei è un avvocato”. Sì, sono un avvocato, un avvocato di processi politici. Ho il diritto di selezionare i miei clienti.

Sıla Abalay era la mia cliente. Era una ragazza molto intelligente, una bella ragazza. Ma l’hanno uccisa. Cosa devo fare? Non dovrei seguire il caso? Come avrei potuto guardarmi allo specchio, come avrei potuto dormire, se non fossi andato da lei?

Serveto è stato bruciato lentamente, perché non ha rinunciato alle sue idee. Il suo assassino disse: “Se ti arrendi ti brucio velocemente”. Non ha accettato ed è stato bruciato lentamente. Ma le sue idee sono vive ora. Un essere umano vive per le sue idee. Non ho nient’altro da aggiungere”.

Difesa dell’avvocato Yagmur Ereren:

“Sono stato arrestato a Ordu il 12 settembre, alle 5.00 del mattino, e mandato nella prigione di Balikesir, dove mi hanno confiscato l’agenda degli avvocati e il CD del mio matrimonio. Se questo non fosse un processo contro gli avvocati, non prenderebbero il mio ordine del giorno. Numerose notizie sono trapelate sul nostro arresto, anche se si diceva che il dossier sarebbe stato segreto.

Abbiamo appreso dai giornali che il nostro atto d’accusa era già stato preparato. Mentre ai nostri avvocati è addirittura vietato di andare a parlare con il pubblico ministero. Attraverso i media sono state diffuse menzogne e false informazioni sul fascicolo. In questo modo hanno creato demagogia.

Nel 1977, a seguito dell’uccisione di trentasei lavoratori fucilati da cecchini appostati sui tetti delle case, a Taksim fu bandito il 1° maggio. I media hanno detto che: “La sinistra si è sparata a vicenda”. Oggi sappiamo che quelle persone sono state uccise dalla contro-guerriglia.

Il fatto che io sia la nipote di Faruk Ereren è stato inserito nel dossier come accusa contro di me. Nei casi in cui non possono falsificare le prove, hanno aggiunto anche la parentela come capo di imputazione. Sono avvocato da 3 anni, di cui 1 passato in prigione. Ieri ci hanno attaccato in tribunale, ci hanno dato un calcio e sbattuti sul pavimento. Immaginate quello che sperimentiamo con un anno di prigione”.

Ebru Timtik:

“Ci dicono: “Non rifiutare tutto”. So che appena esco dalla stanza, mi ammanettano, anche se non dovrebbe accadere all’interno dell’aula di tribunale. Ci opponiamo a questo.

Il nostro atto d’accusa ha portato il nostro procuratore in una situazione difficile, poiché non ha potuto aprire il processo separando i casi. Le accuse delle persone che erano separate dal nostro fascicolo, sono state processate in ordine alfabetico. Non possono accusarci di alcun crimine in relazione alla presa di ostaggi del pubblico ministero, perché tutto è accaduto davanti alle telecamere. Si sentono impotenti. Hanno trovato un biglietto da visita.

Secondo l’accusa gli avvocati sono corrieri. Il ruolo dell’avvocato è quello di portare permanentemente documenti e informazioni. Non c’è nessun’altra persona in un’organizzazione illegale che potrebbe fare questo lavoro? Lo possono fare solo gli avvocati? Ciò significa sottovalutarli. Ci sono molte irregolarità nel nostro dossier e potrebbero anche arrestarci senza andare contro la legge. Vogliono far arrivare un messaggio all’ordine degli avvocati attraverso di noi. Hanno fatto una lista delle visite degli avvocati e l’hanno messo nel fascicolo! Dicono: “Occupatevi delle vostre visite in prigione”. “Fate attenzione a quali libri, quali riviste leggete”. “Fate attenzione a quali processi difendete”. Dicendo questo, vogliono trasmettere un messaggio agli altri avvocati. Lo fanno per uno scopo politico. Posso capirlo. Siamo in prigione perché difendiamo i veri patrioti, perché gridiamo che non è legittimo chiudere la nostra associazione, perché ci opponiamo alla tortura. Mia sorella è stata torturata e arrestata. Il procuratore non ha identificato il torturatore e questo è fuggito. Sì, noi combattiamo la tortura. Secondo il diritto penale si tratta chiaramente di tortura, ma ci dicono: “abbiamo applicato elettroshock, questo si può chiamare tortura?”

Siamo andati nella casa dove è stato ucciso Günay Özarslan. Il pubblico ministero non ci ha permesso di presentarci durante il ritrovamento del cadavere. Più tardi, siamo entrati in quella casa insieme ai giornalisti, in cui, secondo i funzionari, si è svolto uno scontro armato. Non c’era una sola traccia di colpo di arma da fuoco dal lato opposto. Questo è quello che abbiamo constatato. Pensi che gli piacciamo?

Siamo accusati anche in altri fascicoli. Non permetteremo loro di dichiarare terroristi né Gazi né Sur. Quindi siamo andati fino all’ingresso di Sur. Abbiamo rivelato cosa è successo lì. Potrebbero semplicemente farci pagare per questo, ma preferiscono creare prove false. In una macchina a Adiyaman sono stati uccisi dei soldati. Se non fossero stati soldati, avrebbero coperto il caso e detto “hanno aiutato i terroristi”. Non può essere così facile uccidere le persone. Un avvocato lo previene, rivela gli assassini, dicono che facciamo pressione sui clienti affinché usino il diritto di non rispondere. Ovunque nel mondo i socialisti seguono il principio di usare questo diritto, non solo quando glielo ricordiamo. I socialisti usano principalmente il diritto al silenzio nelle stazioni di polizia. Ibrahim Kaypakkaya è stato torturato, ma non ha parlato. Persone come lui erano addirittura in silenzio mentre venivano impiccate, subendo elettroshock e affrontando le torture più atroci.

Sono un avvocato, non accetterò nulla contro il mio cliente. Mi opporrò a questo.

Le madri del sabato sono rimaste sedute per 700 settimane su questa piazza. Perché questo è improvvisamente un crimine? Chi decide se questo è un crimine in questo paese? Süleyman Soylu? Sì, questo è uno stato di polizia. Lotto anche per il miglioramento delle condizioni di vita dei soldati qui presenti. Ma loro gli hanno messo in testa che io sono loro nemico. Questa è la professionalità del fascismo. Dicono ai giornalisti: “Non sono accusati di giornalismo”. Dicono anche per noi: “Non sono accusati per la professione di avvocato”. Guarda il mio dossier: è tutto incentrato sulla legalità. Non è contro di noi come singoli. Anche il processo contro i Rosenberg è stato un processo per complotto. Il processo contro Dimitrov era un processo per complotto. Il motivo per cui Dimitrov è stato salvato dal tribunale di Hitler è stata la solidarietà internazionale. Se si arrestano i socialisti, si arresta la verità. Rilasciateci e rimedierete a questo errore il più presto possibile”.

Difesa dell’avvocato Aytac Ünsal:

“La base dell’accusa è la partecipazione ai processi giudiziari. Ci siamo uniti perché siamo avvocati del popolo. Chiediamo a gran voce giustizia per i cadaveri nudi fotografati e trascinati a terra. Chiediamo giustizia per i 432 orfani di Soma.

Ci sono i dollari investiti nel paese. Ma questo è solo il volto esposto. La FSA, che è stata finanziata dal congresso americano, è formata in Kirsehir (ciitiy turco). Non dimentichiamo il primo ministro che ha detto: “Prego per i soldati americani”.

Non abbiamo commesso alcun crimine contro il nostro popolo. I colpevoli sono quelli che hanno ucciso bambini come Damla lasciandoli morire di fame. I colpevoli sono quelli che uccidono i bambini in questo paese ricco di mari e di cibo.

Voi sapete del traffico di droga. Non basta dire “E’ proibito”. Tutti sanno che nei quartieri poveri della Turchia c’è un massiccio traffico di droga. Eravamo gli avvocati di H.F.F.Gedik. Colpevoli sono coloro che lasciano la gente in uno stato di degrado. Se cercate dei terroristi, se volete trovare un terrorista in noi, lo state facendo invano. Li troverete nei numeri di registrazione di coloro che hanno preparato questi file.

L’imperialismo ha ucciso migliaia di persone in Iraq. Non siamo stati noi a paragonare la FSA con il Kuvay-i Mili (Esercito turco). Non siamo stati noi a creare l’ISIL. Combattiamo l’imperialismo. Se cercate un terrorista volgete la vostra attenzione verso il Consiglio dei ministri, il Consiglio di sicurezza nazionale, il Ministero dell’Interno. Li troverete tutti lì. A chiedere giustizia qui oggi ci sono tutti coloro che sono morti per la rivoluzione e il socialismo. Köroglu è qui, il popolo vietnamita che ha sconfitto l’imperialismo americano, i bambini palestinesi, il Che, che ha detto “mai fidarsi dell’imperialismo”: sono tutti qui con noi. Deniz Gezmis, che ha detto “Viva la Turchia completamente indipendente” sulla via del patibolo, Hüseyin, Yusuf… Sono con noi. Mahir Cayan, i cui vestiti odorano ancora di polvere da sparo… I nostri colleghi uccisi Medet Serhat, Faik Candan, Fuat Erdogan. Abbiamo partecipato al Simposio contro l’isolamento in Libano. Lo hanno aggiunto negli atti come capo d’accusa. L’isolamento è una politica dell’imperialismo. E’ l’isolamento che applicano contro la Palestina. L’isolamento è un crimine, quindi ci siamo uniti. In Francia George Ibrahim, un rappresentante della resistenza palestinese, non viene ancora rilasciato a causa delle pressioni di Israele, sebbene la sua condanna sia finita. Questa è la giustizia in Europa. La nostra cliente Ayten Öztürk è stata rapita dal MIT (Turkish National Intelligence Organisation) e per mesi è stata torturata tre volte al giorno. Questi atti di terrorismo sono il risultato della legge patriota statunitense del 2002 e sono volti a terrorizzarci.

Ci sono avvocati che hanno accettato di dare conto delle loro conversazioni con i clienti, e non l’abbiamo fatto una sola volta in due anni. Siamo un ostacolo di fronte a questa politica: La difesa dell’avvocato Yaprak Türkmen: “Quando i nostri amici sono stati arrestati il 12 settembre, io ero con loro. 3 mesi dopo, anche se il mio nome non era nemmeno nel fascicolo dell’indagine, sono stato arrestato anch’io. Perché, io e Selcuk Kozagacli, non siamo stati arrestati il 12 settembre, ma incarcerati 2-3 mesi dopo? Abbiamo continuato a non lasciare la gente senza un avvocato. Ci sono stati attacchi ai quartieri, che non hanno permesso il traffico di droga. Decine di persone di età compresa tra i 18-74 anni sono state arrestate, tenute in custodia e sotto tortura. Non li abbiamo lasciati soli.

Secondo il procuratore, che propugnava diritto e giustizia, il nostro era un atteggiamento di difesa/protezione della militanza dei clienti. Dopo l’arresto degli avvocati sono state ordinate restrizioni contro 110 avvocati. Nonostante ciò le persone non sono rimaste senza avvocati. Qualunque cosa accada, la difesa del popolo non finirà mai.

In prigione hanno rotto il braccio di Engin. Lo abbiamo denunciato. Abbiamo avuto almeno 10 processi al giorno e almeno 10 dei nostri clienti sono stati arrestati. Abbiamo lavorato con gli avvocati di CHD e ÖHP. Per capire questa solidarietà bisogna amare le persone. Siamo gli avvocati delle persone che soffrono. Siamo gli avvocati del popolo, senza differenze di religione, lingua o razza. Viviamo l’uno per l’altro.

Abbiamo iniziato la campagna “Oggi sono stato io ad aprire lo studio legale del popolo”. I processi non sono rimasti senza avvocati. Guarda l’affollata aula del tribunale. Come potete annientarci? Sono rimasto in isolamento nella prigione di Silivri per 7 mesi. L’isolamento è un mezzo per conquistare l’identità di una persona. Ho nutrito un uccellino ferito. Essere salvati dall’isolamento significa superare le mura della prigione. Ma la possibilità che l’isolamento potesse essere rotto, spaventa l’amministrazione carceraria a tal punto che ha fatto irruzione nella mia cella e mi ha portato via l’uccellino”.

Difesa dell’avvocato Behic Asci:

“Sono accusato di essere stato visto all’apertura dello studio legale del popolo ad Amed (Diyarbakir). Non sono andato per l’apertura. Sono l’avvocato di quell’ufficio. Ho la chiave. Ho salutato gli ospiti e ho continuato a lavorare lì. Il primo carcere di isolamento fu trovato nel 1797. Fu il borghese che costruì le prigioni e lo scopo era quello di “correggere” l’atteggiamento della gente. Nel XVIII secolo ci fu un cambiamento tecnico dell’esecuzione.

Secondo la recente legge sull’esecuzione, tutti i prigionieri sono malati. Si sostiene che la testa dei prigionieri politici siano malate. Per esempio, vogliono contarci in prigione in piedi in fila. C’è un regime esecutivo così malato, che non è nemmeno in grado di contare una sola persona in isolamento. Anche quella persona deve alzarsi in piedi per contare. Volete capire l’isolamento? Quando ero in sciopero della fame, è stata messa in scena una commedia dal titolo “Siamo tutti sotto isolamento”. I prigionieri sono stati selezionati tra alcuni volontari. Nel tempo libero nel carcere di tipo F era previsto un lasso di tempo di 12 ore per attività ludiche, ma dopo solo 6 ore la gente ha iniziato a litigare e lo spettacolo è stato fermato.

Uno dei miei clienti, messo in isolamento, è stato torturato sbattendogli la testa contro il muro e ha subito un trauma cerebrale. In seguito hanno scritto un protocollo dicendo: “Ha sbattuto la testa contro il muro dopo un disguido con la direttiva dell’organizzazione”. L’uniforme del carcere è anche un mezzo per creare un prototipo di essere umano. Non si può far indossare a nessuno l’uniforme, è una questione d’onore. Una resistenza è stata fatta e 4 persone hanno dato la loro vita. L’applicazione doveva essere rimossa. Come in passato, non sarà accettata oggi. Un’unità speciale che è entrata nella prigione ha ucciso le persone fracassandogli il cranio. Gli anni Novanta sono una storia di massacri.

Nella prigione di Ulucanlar hanno tagliato il mio cliente Ismet Kavaklioglu con una sega. Ecco perché andiamo nelle prigioni. I nostri clienti non devono essere tagliati con le seghe, uccisi e torturati. Prima di installare le prigioni F-Typ, una delegazione si è recata nei Paesi Bassi e ha studiato gli effetti dell’isolamento sulle persone. Il tipo F costa 8 milioni di dollari. La Turchia non ha i soldi per questo. I tipi F sono stati realizzati con il bilancio, il permesso e la leadership UE. Tuncay Özkan ha detto ai giornalisti: “Gli F-Type sono hotel a 5 stelle”. Quando è stato imprigionato, non era nemmeno in un F-Type, ma ha scritto di nuovo ai giornalisti, che era in isolamento.

Nel 1999 ci hanno dato la possibilità di osservare gli F-Type in costruzione. Anche in quel frangente ho avuto i brividi.

Il 19 dicembre 2000 hanno bruciato vive 6 prigioniere. Mi hanno consegnato due palline nere di carbone. Nessuna testa, nessun braccio, nessuna gamba. Impossibile sapere chi fosse. Due famiglie hanno detto “Sono tutti nostri figli” e hanno portato con sé quei due pezzi neri. Il 19 dicembre non siamo riusciti a stabilire gli assassini dei nostri clienti, ma abbiamo stabilito l’uso di sostanze chimiche. Fosforo bianco! Come? Era usato da Israele in Palestina. Il fosforo bianco fa bruciare la pelle, mentre i vestiti no. Questo è il modo in cui l’abbiamo appurato. I miei clienti sono morti in sciopero della fame per 6 anni. Ho dovuto prendere una decisione e ho anche iniziato anche io con lo sciopero. L’ho continuato per 293 giorni e, dopo 6 anni dal primo decesso, il Ministro della Giustizia ha riconosciuto che c’era isolamento nelle carceri.

Chiedono come può un avvocato fare lo sciopero della fame. Perché non dovrebbe? Ovunque esista la repressione e la tirannia, è un diritto la resistenza. Questo è scritto anche nella costituzione del 1960. Ma noi non ci limitiamo alle leggi. Il diritto di resistenza appartiene al popolo. Dopo il digiuno sono stato in coma per 5 giorni. Dopo questi 5 giorni la prima cosa che volevo era l’identificazione dei miei avvocati. C’è un’azione che termina con la morte. Non posso dire che ho superato la morte, ma mi sono fermato a discutere di paura della morte. Meglio morire che rifiutare di fare qualcosa per paura della morte. Non difendiamo i processi di mafiosi o degli stupratori. Un mafioso ci ha offerto 1 milione di lire per sostenere il suo processo. Non abbiamo mai accettato. Non siamo avvocati per guadagnare soldi o per fare affari. Un avvocato parla di giustizia anche nel processo più semplice. Nessuno può dire che ho commesso un’ingiustizia. Sono orgoglioso di questo. Questo perché sono rimasto vicino ai nostri principi. Quello che sono oggi sono i principi del nostro ufficio di presidenza. Anche se non possediamo nulla, siamo le persone più fortunate del mondo.

Non indosseremo le uniformi della prigione! Potremmo morire? Potremmo. Loro possono mettercela con la forza, ma noi la faremo a brandelli. Restituiremo questi vestiti come stracci. Su scala mondiale la Turchia è il paese con il maggior numero di prigionieri. Noi non ne siamo responsabili. Non abbiamo ucciso i lavoratori, ma abbiamo difeso i lavoratori. Non concluderemo mai il nostro rapporto con le prigioni. Possiamo essere dentro o fuori, saremo sempre gli avvocati dei prigionieri. Sedat Peker ha detto: “Verseremo il sangue degli accademici nei corsi d’acqua”. Non siamo stati noi a dirlo. In questo paese un bambino di 2 mesi è morto di fame. È stato questo sistema a ucciderlo, non il nostro”.

Difesa dell’avvocato Ahmet Mandaci:

“Canan Coskun del giornale Cumhuriyet è stato condannato a 2 anni di carcere per aver scritto un articolo sul nostro fascicolo investigativo. Salutiamo tutti i giornalisti che fanno il loro lavoro con onore. Anche noi siamo in prigione perché facciamo con onore il nostro lavoro. Sono già stato picchiato in tribunale come avvocato. Comunque siamo in prigione a causa del nostro studio legale. Il ramo antiterrorismo deve fare queste operazioni ogni anno. Se si effettuano meno operazioni, i capi potrebbero essere sostituiti. Queste operazioni si svolgono periodicamente, quando aumentano le crisi politiche ed economiche, quando la gente sente la necessità di rivoltarsi. La paura più grande del governo è una rivolta simile a quella del giugno 2013. Essere avvocati di Nuriye e Semih è stata una ragione speciale per questa operazione. Il fatto che Süleyman Soylu sia venuto al quartier generale della polizia durante la nostra detenzione, è una prova del carattere politico di questo processo. Come il governo vuole creare la propria polizia e il proprio capitale, vuole anche creare i propri avvocati. Noi non l’abbiamo permesso. Abbiamo cercato di mostrare responsabilità verso il nostro popolo.

C’è un degrado nel governo del paese. Il governo ha cercato di superare questa crisi. Ha rafforzato il capitale. Ha messo da parte il Cemaat. Quando questa appartenenza comune è stata distrutta, ancora una volta la gente ne ha sofferto. Durante l’OHAL (lo stato di emergenza) sono stati vietati 16 scioperi, 1412 associazioni sono state chiuse, 969 società sono state nominate amministratori di legge, il valore delle società è di 41 miliardi di dollari. Il governo era più oscuro dell’OHAL. Pertanto l’OHAL era necessario. Metin Feyzioğlu ha detto: “Non ci sono prove di tortura in questo paese”. L’Associazione Internazionale degli Avvocati dice che in Turchia sono stati torturati1488 avvocati”.